Cronache, Internazionale Ferrara 2023

Barbie, un’amica per la vita


Emma Fagan, Abigail Omoh

Liceo Ludovico Ariosto - Ferrara

Dal 1959 Barbie ha accompagnato le bambine nel loro viaggio per diventare donne, dimostrando loro che possono essere tutto quello che desiderano. Proprio di questo si è occupato Claudio Rossi Marcelli, giornalista per Internazionale, nel suo intervento sabato 30 settembre presso il circolo Arci bolognesi. Ripercorrendo la storia della mitica bambola, ha dimostrato come la multinazionale Mattel, reinventandola al passo con i tempi, abbia finito per riflettere i movimenti sociali contemporanei.

Per evidenziare questo fenomeno ha portato esempi per ogni decennio. Ecco quelle che hanno segnato di più la storia:

  • La prima Barbie a uscire in commercio nel 1959, denominata “Barbie stereotipo” nel recente film, era in costume da bagno con il corpo dalle forme idealizzate e pienamente conformi allo standard di bellezza del tempo.
  • Negli anni ’70 ha inizio la vera innovazione di Barbie, ad esempio con “Barbie dottoressa” (accompagnata nella scatola dalla sua laurea, come a dimostrare effettivamente la sua competenza).
  • Il decennio successivo è caratterizzato anche dall’esplosione dell’aerobica con Jane Fonda e Mattel segue il trend con “Barbie istruttrice di aerobica”. Nonostante la sua popolarità, questa Barbie viene spesso accusata di creare disagi legati all’aspetto fisico nelle bambine. È degna di nota anche l’uscita della prima Barbie nera, segno dei cambiamenti sociali e politici in atto.
  • Negli anni ’90 l’attenzione mediatica verso Barbie cala a causa del lancio sul mercato di “Becky”, la sua amica fotografa in sedia a rotelle, ma anche di “Ken orecchino magico“. Quest’ultimo ruba la scena diventando il Ken più venduto della storia a causa della chiara ispirazione alla comunità gay del tempo. Entrambe le bambole furono presto ritirate dal commercio.
  • Nel 2000 entrano in commercio le “Bratz”, bambole famose per i loro vestiti alla moda e la moltitudine di etnie rappresentate. Barbie riesce a mantenere il suo primato reinventandosi nuovamente attraverso nuovi outfit in voga.
  • Negli anni ’10 cominciano a diffondersi versioni di Barbie inclusive con “Barbie curvy” e “Barbie petite” ma, nonostante lo sforzo, la vera rappresentazione della realtà è ancora lontana.
  • Nel decennio corrente viene commercializzata “Barbie oceano” realizzata con plastica riciclata, purtroppo ennesimo caso di greenwashing, dato che le altre bambole, non parte della linea, rimanevano di plastica. Un esempio meglio riuscito di rappresentazione della società contemporanea sono “Barbie transgender”, ispirata alla celebre attrice americana Laverne Cox, e “Becky,” l’amica di Barbie fotografa e disabile, reintrodotta dopo 30 anni.

Con il lancio qualche mese fa del film “Barbie” diretto da Greta Gerwig, Barbie coinvolge un pubblico ancora più ampio di quello delle bambine, facendo riscoprire la sua magia anche agli adulti che l’avevano ormai dimenticata.

 

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