Cronache, Salone del Libro 2023

Il mestiere del libraio


Sole Laurenti, Luca Pasin

Liceo Alfieri - Torino

Alle 18.15 per la XXXV edizione del Salone del Libro, la sala Magenta all’esterno del padiglione 3 ospita Rocco Pinto, libraio torinese appassionato che intorno al libro ha costruito una vita professionale e culturale lunga quarantadue anni.

È lui infatti l’ideatore di Portici di Carta, l’evento che si snoda sotto i portici della stazione di Porta Nuova fino a piazza Vittorio Veneto, nel cuore di Torino. Libraio è anche Andrea, il protagonista di “Viaggi di Carta”, l’opera presentata in quest’occasione dall’autore nell’incontro introdotto da Giuseppe Laterza, editore e amico di Pinto. 

Partendo da Torino, questo romanzo porta il lettore in giro per il mondo e per l’Europa, alla scoperta delle principali librerie italiane all’estero. I personaggi incontrati dal protagonista, bibliotecario disoccupato, sono reali, ognuno celebrato come promotore di cultura e amante dei libri. Cecilia Ricciarelli è uno di questi, lavora da anni a Barcellona ed è presente qui oggi in carne e ossa. “Noi librai italiani all’estero siamo distanti dall’Italia, sentiamo il distacco e la solitudine, avremmo bisogno di creare rete”. “Viaggi di Carta” è un primo passo in questa direzione.

 La chiacchierata diventa una discussione sul ruolo del libro nella società contemporanea: emerge l’idea che sia un ponte, un connettore tra persone. In questo senso il libraio svolge una funzione essenziale quanto rara, che non si può limitare a una mera custodia della cultura: il patrimonio culturale non va custodito, ma veicolato. 

Andrea in realtà è l’alter ego dell’autore perchè con le sue scelte di vita mobilita e unisce persone e sapere, il libro infatti “non è fine a se stesso, ma è un fattore di comunità per raccontare persone e incontri”. 

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