Cronache, Salone del Libro 2023

Gli errori di Galileo: tra scienza, gialli e ironia


Alessandra Brugiapaglia e Elia Gianella

Liceo Classico L. Ariosto - Ferrara

“Come sapete io ho scritto un libro su Galileo, però parlare del libro a voi che leggete sarebbe, quantomeno, improprio”.

Così Marco Malvaldi ha cominciato la presentazione del suo ultimo libro Oscura e celeste (Giunti Editore), avvenuta il 19 maggio 2023 al Salone Internazionale del Libro di Torino. Dato che “i libri gialli sono fatti per essere letti”, l’autore decide di improntare il suo intervento su un aspetto che non è presente all’interno del libro: gli errori commessi da Galileo, raccontati attraverso la solita ironia dello scrittore.

Ha deciso così di parlare di Galilei non solo come di un grande scienziato, ma anche come di  un uomo comune che presenta molte  stranezze. Lo scrittore ha, inoltre, raccontato di come Galileo sia stato ripreso dall’Università di Pisa poiché non indossava la toga quando si trovava fuori dall’aula di lezione o di come abbia risposto tramite un poemetto satirico nella disputa col gesuita Orazio Grassi sull’origine delle stelle cadenti.

Dopo aver condotto un excursus sulla vita di Galileo attraverso questi aneddoti, Malvaldi ha presentato l’ambientazione del libro appena pubblicato. Galilei scriveva frequentemente lettere a sua figlia, suora nel convento di Arcetri, ma per un anno non risulta alcuna corrispondenza. Malvaldi colloca così in questo periodo il suo romanzo, facendo condurre le indagini sulla morte di una suora del medesimo convento di sua figlia dallo stesso Galileo. I personaggi del libro, aggiunge, sono tutti esistiti, tranne la suora morta. Il nome di questa, Suor Agnese, è un omaggio a Agnes Pockels, domestica dell’Ottocento che ha condotto in casa sua numerosi esperimenti riguardanti la fisica delle superfici.

In questo romanzo, l’autore si propone nuovamente di conciliare scienza e letteratura, mescolando l’immaginazione con la storia. Questa è la provocazione che l’autore cerca di lanciare al pubblico presente, ricordando a tutti che anche universi apparentemente separati possono incontrarsi e creare qualcosa di unico e meraviglioso.

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