À coeur ouvert
Il quarto appuntamento di DedicaFestival si è svolto martedì 8 marzo presso il Cinemazero di Pordenone con la proiezione dell’adattamento cinematografico del libro di Énard “Remonter l’Orénoque” dal titolo “À coeur ouvert”, prodotto da Marion Laine.
Prima dei commenti e delle considerazioni di Mathias Énard sulla proiezione, Riccardo Costantini, coordinatore di Cinemazero, ha rivolto al pubblico alcune riflessioni. Vedendo finalmente la sala del cinema piena, ha ritenuto di fondamentale importanza rammentare delle difficoltà di questi ultimi anni nei differenti settori, specialmente in quello cinematografico, dicendosi soddisfatto nel vedere di nuovo ritornato a riempire la sala il grande pubblico dopo tanto tempo in cui tutte le sale cinematografiche erano in stato di clausura.
Dopo i dovuti ringraziamenti, Riccardo Costantini ha posto delle domande a Mathias Énard sul suo libro “Remonter l’Orénoque” e il film di Marion Laine “A coeur ouvert”. In questa conversazione Énard e Costantini si sono soffermati soprattutto sulla differenza tra cinema e letteratura e più nello specifico tra libro, opera letteraria e film, opera visiva:
“Io non c’entro, sono cose diverse, il cinema è un altro mondo. Qui su una stessa storia si possono realizzare molteplici film, mentre nella letteratura non si può, è più difficile.”
L’autore Mathias Énard prosegue il discorso facendo una tappa sui temi ricorrenti del suo libro e svelando alcune analogie e differenze con il film “A coeur ouvert”.
“Marion Laine ha scelto il romanzo che non mi piace e quindi non ho partecipato alla sceneggiatura.” Ancora una volta Énard ribadisce che nel momento in cui si adatta un film ad un romanzo, quest’ultimo non può più essere lo stesso; è come se perdesse l’identità, siccome quando un autore scrive una storia è solo lui la mente su cui ruota tutta la storia, “in un film, ci sono più persone dietro”.
Di seguito la proiezione è iniziata e tutti si sono immersi nel mondo che la produttrice Marion Laine ha voluto rappresentare adattando Remonter l’Orénoque, la quale purtroppo, come ha spiegato Énard, è venuta a mancare durante la produzione del film.