Cronache, Portici di Carta 2023

Il sentiero delle immagini


Simona De Franco, Bianca M. Pozzobon

Liceo Classico Alfieri - Torino

Quando si pensa a Italo Calvino non vengono di certo in mente dei libri illustrati, invece oggi Silvana Sola, pedagogista e libraia, ci dimostra che decide e decine di illustratori italiani e non sono rimasti incantati dalle atmosfere fiabesche dei suoi libri. Nella sala Torinetti alle Gallerie di Italia, in occasione dei Portici di Carta, alle 14:30 Rocco Pinto è entusiasta di presentare la sua collega Silvana che in una conferenza di un ora ripercorre il catalogo, edito dalla Mondadori, Figure per Italo Calvino. In effetti le atmosfere fiabesche della Trilogia degli Antenati e delle Fiabe Italiane si prestano alla narrazione per l’infanzia e al racconto per immagini. Le illustrazioni poi, come ci tiene a precisare Sola, a seconda delle interpretazioni aggiungono sempre qualcosa di nuovo alle storie.

Si comincia dal Il sentiero dei nidi di ragno, forse il racconto più lontano dall’immaginario fiabesco dell’intera produzione di Calvino, infatti la prima edizione illustrata arriva solo nel 2012 a cura di Gianni De Conno che predilige per la copertina colori caldi e “polverosi” dai tratti sfumati e morbidi.

Per Le Fiabe Italiane, un’opera che racchiude in sé tutta la tradizione favolistica popolare del paese trascritta dai vari dialetti in italiano, c’è una più vasta gamma di illustratori. Alicia Baladan, Nicoletta Ceccoli, Mariachiara Di Giorgio, Gerard DuBois, Giovanni Manna, sono solo alcuni delle decine di nomi che passano sullo schermo di sala Turinetti, accompagnato ciascuno da un paio di immagini e una piccola nota informativa.

Discorso simile per la Trilogia degli Antenati: tra i vari nomi citati, emerge soprattutto quello di Maria Enrica Agostinelli scelta dallo stesso Calvino per illustrare il Barone Rampante.

Tanti illustratori hanno ovviamente tantissimi stili diversi, ma la conferenza si concentra di più nell’elencare tanti artisti, piuttosto che soffermarsi sulle caratteristiche di ciascuno. Forse qualche parola in più sul lavoro di ciascuno, avrebbero aiutato a coinvolgere maggiormente il pubblico.

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