Cronache, Salone del Libro 2023

Educazione civica e letteratura: due modi diversi per raccontarsi


Marta Crivellini, Irene Grilli

Liceo Ludovico Ariosto - Ferrara

Siamo a scuola. La giornata già si preannuncia faticosa. Ma…cosa succede? Senza preavviso il nostro professore è assente e quindi…ora buca! Ed è proprio a questo punto che arrivano i due supplenti d’eccezione che oggi animeranno la nostra lezione: Gianrico Carofiglio e Stefania Auci.

Al Padiglione 2, presso l’arena Bookstock, il 19 maggio 2023, è stato proprio Carofiglio ad “iniziare la lezione”, concentrandosi sul tema dell’educazione civica, la disciplina che punta ad insegnare come essere cittadini. Ma questo cosa significa davvero? Cittadino è chi si dimostra interessato e partecipe alla vita collettiva, chi è in grado di porre e di porsi continuamente domande. Nelle società aperte al cambiamento, si parla proprio di domande divergenti, che prevedono tante risposte diverse, tutte ugualmente vere. Ѐ proprio sulla verità che Carofiglio sposta l’attenzione del proprio pubblico, composto prevalentemente di ragazzi: questa parola ammette, infatti, ventuno anagrammi, su uno dei quali l’autore si sofferma maggiormente.

L-a v-e-r-i-t-à è, dunque, relativa. Su quasi ogni argomento esistono opinioni e verità diverse: spetta all’educazione civica, perciò, il compito di farci capire “come si fa a stare insieme pur pensandola diversamente”.

Cum-promitto: è questa l’etimologia del compromesso, il punto d’incontro di chi cerca di trovare soluzioni che riescano a conciliare le volontà di quante più persone possibili, consapevoli di come l’ascolto sia un valore fondamentale per un dialogo proficuo. “Quando gli uomini smettono di credere alle buone ragioni, allora inizia la violenza”: è con queste parole che Carofiglio conclude il suo intervento e, al suono della campanella, cede la parola alla seconda “supplente” della giornata.

Stefania Auci sceglie di condurre il suo pubblico in un viaggio attraverso le letture che le hanno cambiato la vita, accompagnandola in tutte le sue esperienze, anche quelle più difficili e dolorose. Dal Corsaro nero di Emilio Salgari al Gattopardo di Tomasi di Lampedusa fino a Giovanni Verga, l’autrice ci mostra il valore dei capolavori della letteratura, capaci  di parlarci in modo diverso ad ogni nuova lettura. 

“I libri hanno le ali”, ci ascoltano, ci guidano e, infine, ci permettono di dare voce anche a quei sentimenti che sennò non avremmo saputo esprimere.

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