Cronache, Salone del Libro 2023

Vita, amori e passioni di una pragmatica sognatrice


Martina Fenos, Matilde Facchin

Liceo M. Grigoletti - Pordenone

“Pragmatica e sognatrice”, così si definisce Claudia Gerini nel sottotitolo del suo nuovo romanzo “Se chiudo gli occhi”, presentato domenica 21 maggio al SalTo23. La protagonista dell’incontro ha tenuto a specificare da subito questa doppia sfaccettatura della sua personalità: da un lato, una donna decisamente sicura e concreta con una grande capacità di problem solving, mentre dall’altro, un’appassionata seguitrice dei suoi sogni. 

Nonostante l’attrice parli della sua infanzia, della sua carriera e della vita privata, non ama descrivere il libro come autobiografico, ma semplicemente come “ispirato alla sua vita”.

La Gerini racconta come l’amore per il cinema sia nato dal padre, grande conoscitore e cultore, e suo primo fan. Il suo debutto avvenne nell’ ‘86, appena quindicenne, quando ottenne una parte secondaria nel film “Roba da ricchi”. In seguito partecipò per diverso tempo all’iconica trasmissione “Non è la Rai”, che definisce come una sorta di “palestra”, di primo vero contatto con una telecamera in attesa di approdare su un vero set con il ruolo di protagonista. In questo ambiente confessa di essere venuta a contatto con una certa rivalità che però è stata accompagnata fuori dalle telecamera da un legame di solidarietà tra le ragazze dello show. 

La Gerini racconta poi del suo rapporto con il provino, che descrive come una grande metafora. In particolare questo “esame”, a cui gli attori sono sottoposti, è un continuo misurarsi con se stessi e con le proprie capacità. Ognuno deve cercare di comprendere quali qualità e caratteristiche può dare a un personaggio specifico. Si tratta di capire se la propria figura rientra in quei panni o quel registro. Si è colta l’occasione anche per parlare brevemente della figlia Rosa Enginoli, che temeva il rifiuto durante i provini e di scontrarsi con una delusione. Claudia Gerini però rivela come, con il tempo, sia più facile mettersi in gioco e digerire le “sconfitte”. 

La discussione ha in seguito lasciato spazio agli aspetti più personali della vita dell’attrice. La Gerini ci ha tenuto a ricordare con affetto e simpatia la figura di Carlo Verdone, con cui ebbe una breve relazione amorosa durante le riprese di “Viaggi di nozze”, ma che purtroppo non durò a lungo a causa delle diverse prospettive di vita dei due. La Gerini ha avuto diversi amori nella sua vita ma, come spiega nel suo romanzo, attribuisce la loro discontinuità all’incapacità degli uomini di comprenderla a fondo. 

L’attrice aggiunge poi di essere una persona molto aperta verso il mondo, grazie al dialogo che ha con Dio. Alla base evidenzia l’importanza di trovare se stessa durante le preghiere di ringraziamento e il suo avvicinamento anche alla religione buddista che dice di aver “accarezzato”. Da qui nasce il confronto tra credi, che porta alla realizzazione di una caratteristica comune: l’amore per gli esseri umani.

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