Il primo giorno del Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 abbiamo assistito ad una conferenza con ospite tre autrici, Ilaria Gaspari, Dacia Maraini e Veronica Raimo, che hanno preso parte alla realizzazione della serie “I dieci comandamenti” (edita da Rizzoli). Ciascuna di loro ha realizzato un breve romanzo che interpretasse in chiave moderna uno dei dieci comandamenti da un punto di vista femminile.
La prima autrice intervistata, Veronica Raimo, si è occupata del quarto comandamento: “onora il padre e la madre”. Il suo discorso riguardava in particolare la felicità, sentimento raggiungibile da ciascuno attraverso il riconoscimento dell’esistenza e del ruolo dei propri genitori, coloro che ci hanno messi al mondo.
Il linguaggio utilizzato è grottesco e caratterizzato da una cupa ironia ispirata a Tim Burton, con lo scopo di ribadire l’idea dell’irreversibile che la genitorialità rappresenta.
Ilaria Gaspari, invece, ha deciso di rielaborare il settimo comandamento: “non rubare”.
Questa scelta deriva dal suo forte desiderio di realizzare un giallo che in “Hotel del tempo perso” prende vita.
Il furto al centro della vicenda è particolare, è un furto metafisico, poiché l’elemento rubato è immateriale, insostituibile: il tempo.
Il punto di vista femminile, inoltre, è assai presente perché, come afferma l’autrice, “sono spesso gli uomini che, con troppa noncuranza, portano via il tempo alla loro controparte”.
Anche Dacia Maraini durante la presentazione del suo romanzo “la bambina che vola” si è concentrata sul ruolo della donna nel mondo della letteratura, affermando che ”il mercato è pieno di donne che scrivono, ma quando mettiamo naso nelle antologie per le scuole e nei luoghi in cui si istituiscono i modelli per le generazioni future, lì le donne spariscono”.
Maraini, inoltre, ha sottolineato la necessità di un cambiamento nella percezione che abbiamo della donna in quest’ambito.
“A determinare la bravura di uno scrittore non è il sesso, ma la capacità di trasmettere emozioni”.
Di seguito le due interviste alle autrici Ilaria Gaspari e Dacia Maraini.