Cronache, Salone del libro 2021

Tra poesia e amore: un omaggio a Luis Sepúlveda


Chiara Rodella, Federica Tosi Beleffi, Liceo classico Alfieri


«Ogni dibattito con lui si trasformava in racconto»: così si apre il commosso intervento di Luigi Brioschi in occasione dell’omaggio a Luis Sepúlveda, tenutosi oggi, 15 ottobre 2021, a Vita Supernova. L’editore, amico da una vita dello scrittore, racconta al pubblico episodi di vita professionale condivisa con lui, un rapporto diventato con il tempo di pura amicizia. Proprio questo tema fu centrale non solo della sua vita privata, segnata dalla perdita di diversi compagni, ma anche a nel suo approccio lavorativo caratterizzato da un atteggiamento disinvolto e informale, così “insofferente verso il canone”. Un punto di vista condiviso anche da Massimo Calandri, firma di Repubblica, definitosi lui stesso suo amico stretto, che rievoca la figura di “Lucio” – come era affettuosamente chiamato da amici e familiari- attraverso divertenti aneddoti.

Segue poi l’intervento della scrittrice Carmen Yañez, moglie di Luis, che emozionata confessa di star scrivendo la loro storia d’amore in un libro, perché crede debba rimanere ai posteri. Una storia d’amore e di separazione iniziata grazie a due bottiglie di vino, come scherzosamente ci racconta. 

Era il 1967 quando si sono conosciuti grazie al fratello di Carmen, entrambi accomunati dalla passione per la poesia. Poi il 1968, anni di grandi cambiamenti e speranze per il Cile, ma «la mia aspettativa si chiamava Luis Sepúlveda» confessa lei. Tre anni dopo il matrimonio e vent’anni di separazione, in seguito ai quali i due tornarono a essere compagni di vita.

«Ci vuole molta solitudine per fare questo mestiere» spiega, descrivendo il processo creativo dei libri di Sepúlveda. Maestro di scrittura, racchiudeva comunque un animo gentile, appassionato agli animali, grande ispirazione dei suoi racconti. Chi lo conosceva lo ricorda come uomo dallo spiccato senso dell’umorismo, che sapeva sdrammatizzare anche le situazioni più gravi e affrontava la sua fama con umiltà e ironia.

Fondamentale per lui era il rapporto con i lettori, non solo affettuosi sostenitori, ma compagni di un viaggio straordinario che lo hanno portato alla creazione di alcuni dei capolavori del nostro tempo, come Il vecchio che leggeva romanzi d’amore e L’ombra di quel che eravamo.

Con la lettura di passi tratti da questi due romanzi si conclude il commovente omaggio a Luis Sepúlveda, scrittore dalla fama che non tramonterà mai.

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