Cime tempestose 2024, Laboratorio

L’essenza di Cathy: tra passato e presente


4 c ss

Istituto Mazzini Da Vinci - Savona

Nome Scuola

Istituto Mazzini Da Vinci

Città Scuola

Savona

Gruppo di lettura

Cime tempestose

Sfogliando il romanzo di Emily Bronte “ Cime Tempestose” si rimane estasiati dalle descrizioni che l’autrice ci offre delle ambientazioni della storia e dei personaggi che la compongono, come la  maestosa e cupa tenuta degli Earnshawn, “Wuthering Heights”, la brughiera, che selvaggia e incolta la avvolge e la fa sparire nelle sue verdi creste, dell’Erica che cresce sconfinata in ogni parte della collina e ne definisce i colori vivaci, e i suoi  personaggi, che pieni di tormenti e amori ci invogliano, a far parte anche noi stessi, della loro travagliata e tormentata storia.

All’interno dell’imponente tenuta “Wuthering Heights”,al piano superiore è presente una stanza, piena di memorie e ricordi, al cui interno è ancora presente lo spirito di qualcuno che oramai non c’è più :Catherine.

La stanza viene descritta nella prima parte del romanzo, quando l’ospite della casa, il signor Lockwood è costretto, a causa di una bufera di neve, a soggiornare nella tenuta, senza la benedizione del proprietario di casa, Heathcliff, un uomo descritto come burbero e scontroso.

Nonostante la cattiva accoglienza, Lockwood viene fatto soggiornare per la tempestosa notte, all’interno di una camera, accompagnato dalla governante della casa, Zillah, che impietosita  dall’indifferenza del padrone verso l’ospite, lo scorta in una camera presente al piano superiore della tenuta, la vecchia stanza di Catherine, una camera che per volere di Heathcliff, deve sempre rimanere sigillata.

Tutto l’arredamento consisteva in una sedia, un guardaroba, e un simil armadio di quercia con delle aperture quadrate al di sopra, che aveva la funzione di ovviare allo spreco di spazi, formava al suo interno un piccolo stanzino in cui era presente il letto e un piccolo tavolino.

In ogni angolo, libri, usurati e logorati, rispecchiavano il tempo trascorso dalla ragazza nella lettura, e in ognuno di essi piccole note, pensieri e riflessioni su ciò che i suoi occhi e le sua mente traevano in mezzo a quelle righe nero su bianco , pensieri e confidenze di una giovane ragazza della brughiera.

La stanza  molto particolare e dalla struttura ambigua, rispecchia a pieno quelli che sono i caratteri e i sentimenti che provano i nostri protagonisti, soprattutto di Catherine, la precedente proprietaria della camera. L’aria pullula dell’essenza della defunta padrona e ne trasuda, dandoci l’impressione che sia ancora viva, distesa nel suo letto con uno dei suoi  romanzi fra le dita.

Lockwood, aspira appieno l’essenza di Catherine rimanendone affascinato, inizia così la sua ricerca: voleva saperne di più, avere più dettagli, spinto dalla brama di sapere, inizia a sfogliare i libri di Catherine, ricolmi di confessioni e note scritte dalla fanciulla, mettendo piano piano piede in giornate e ricordi facenti parte di un passato ormai ben lontano, perso in una lettura di una vita che non gli apparteneva. E l’impressione è che, questa piccola e angusta stanza, racchiuda più vitalità e voglia di vivere di qualsiasi altro angolo di “Wuthering Heights”, per assurdo l’unica parte di quella casa che infonde la sensazione di vita è quella di una persona defunta.

 

 

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