Cime tempestose 2024, Laboratorio, Un libro tante scuole

Cime tempestose: specchio dell’anima


Luna Sechi - 3C

Liceo Scientifico e Linguistico E. Fermi - Nuoro

Nome Scuola

Liceo Scientifico e Linguistico E. Fermi

Città Scuola

Nuoro

L’opera “Cime Tempestose”, ci immerge nella quieta brughiera dello Yorkshire, ambientazione, che si mette in netto contrasto con le anime tormentate che la abitano, ma non solo. Questa realtà descritta in maniera minuziosa, ha anche il ruolo di tenerci distanti dalla vita ordinaria, catapultandoci nell’immaginario utopico della famiglia Earnshaw, e dei drammi che la travolgono, attraverso la narrazione onnisciente della dolce domestica la signora Dean, all’affittuario curioso, il signor Lockwood. I protagonisti di questa storia sono certamente la figura di Heatcliff, figlio adottivo della famiglia, e il suo amore per la bella Catherine, sua sorella acquisita. Il racconto ne descrive l’amicizia infantile, e il passaggio all’età adulta, segnata dalla morte del padre, e dalla trasformazione dell’amicizia tra i due, in un amore straziante, travolgente e indispensabile, che mette però la giovane donna davanti alla scelta tra il suo squattrinato fratello, e il bello e facoltoso vicino, Edgar Linton. Questa decisione, dà il via ad una triste sequenza di eventi che si abbatteranno sulla vita dei personaggi, catturando la nostra attenzione e trattenendola, fino a provocare in noi, quasi le loro stesse sofferenze. Ciò, credo, non con il banale obbiettivo di farci affezionare a loro, ma anzi quello di renderli ai nostri occhi, a tratti, ostili. Le figure di questo romanzo, sono umane, con tutti i loro difetti e le loro contraddizioni e non si vestono della presunzione di essere perfette. E’ forse anche questo il motivo per cui, riusciamo a non distaccarcene, rimanendone anzi, inevitabilmente affascinati e attratti. La capacità più incredibile della Bronte è, infatti, quella di riuscire a rappresentare gli stati d’animo così controversi e inquietanti di personaggi altrettanto bizzarri: primo tra tutti, l’amore tormentato dei protagonisti, reso magistralmente attraverso schiette e appassionate descrizioni. Esempio lampante è la confessione di Catherine alla domestica: “Il mio amore per Heatcliff somiglia alle rocce eterne sottoterra (…) Nelly, io sono Heatcliff! Lui è sempre, sempre nei miei pensieri: non è un piacere, come io non sono sempre un piacere per me stessa, ma è il mio stesso essere (…).” In questo consiste la bravura dell’autrice: nell’utilizzare le parole più vive per esprimere quella determinata sensazione, facendola giungere fino a noi con la stessa violenza e concretezza di chi, seppur nella finzione letteraria, la sta vivendo.

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