Cime tempestose 2024, Laboratorio, Un libro tante scuole

Cime Tempestose”, Emily Bronte 


Teresa Cascella Classe Iv A Cambridge

Liceo Scientifico "Galileo Galilei" - Bitonto - Bari

Nome Scuola

Liceo Scientifico "Galileo Galilei"

Città Scuola

Bitonto - Bari

“Io gli ho dato il mio cuore, e lui lo ha preso e lo ha stretto crudelmente fino a ucciderlo” 

                                                                                     -”Cime Tempestose”, Emily Bronte 

Resta in me il felice ricordo dei sentimenti, che, come intensi fuochi, si accendevano in me; così come Catullo sente in lui il sentimento d’amore come “furor”, come fiamma che lo avvolge completamente, così tanto da restarne bruciato e sofferente prova ad accettare la fine di un qualcosa forse neanche mai iniziato. 

Fuochi nati da una scintilla che di buono aveva ben poco. 

Inizialmente gli sguardi si intrecciano, si incontrano, si sfiorano delicatamente come le foglie di un albero in primavera, ma ben presto, prima di quanto si possa pensare, arriva l’autunno che con il suo gelido vento travolge tutto, con una forza dal tono distruttivo. 

Ma l’animo sperimenta proprio allo stesso modo della natura il susseguirsi delle stagioni e il mio animo torna a vivere l’ebbrezza della primavera dopo la violenza struggente dell’autunno.  

Spesso l’uomo non realizza quanta malignità può avere dentro di sé, finchè qualcuno glielo fa notare.  

Sotto le sue grinfie il mio cuore tremava, pensavo fosse per i sentimenti, ma poi ho realizzato che il tremore era causato dalla paura per ciò che egli avrebbe potuto farmi, ignorando i miei limiti e le mie volontà. 

Ha stretto così tanto il mio cuore fino ad ucciderlo e insieme a lui sono morta dentro un po’ anch’io. Credevo che il suo fosse amore, ma era solo un interesse –quasi un’ossessione-.  

A volte mi sento una stolta per averlo assecondato, per non essermi ribellata, per non aver avuto il coraggio di dirgli quanto mi facessero male le sue azioni.  

L’antidoto al suo veleno erano i miei sentimenti, quello che credevo fosse amore alla fine si rivela essere solo una montagna di guai e rimorsi che gravano sulle mie spalle. 

Nonostante ciò, la mia vita va avanti così come la sua con una sola differenza: io continuo a soffrire nel silenzio avvolta dalle mie lacrime, le quali scendono come torrenti sul mio viso. 

Questa citazione dal libro “Cime Tempestose” la sento molto vicina, come se fosse stata scritta per me. Sento in essa l’eco di un periodo della mia vita non del tutto felice, il quale mi ha lasciato dentro una ferita così profonda che lentamente si rimarginerà, perché in fondo non si può morire due volte di seguito. In fondo credo che siano proprio le esperienze più significative che ci rendono consapevoli del vero valore della vita, la quale nonostante gli alti e i bassi, continua ad essere una meravigliosa sinfonia di sentimenti. 

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