Cronache, Salone del Libro 2023

Partigiani in Appennino


Elisa D'Avino, Bianca M. Pozzobon

Liceo Vittorio Alfieri - Torino

È ad un incontro di ANPI(Associazione Nazionale Partigiani Italiani) che Giovanni Dozzini, autore di quattro libri di cui uno “E Baboucar guidava la fila” vincitore del premio letterario dell’Unione Europea, sente parlare per la prima volta di quelli che saranno i protagonisti del suo romanzo: “Prigioniero americano”. Ce ne parla oggi alle 15:30 nella Sala Bronzo all’interno del Bookstock del Salone del Libro.

Una ballerina Ungherese Maria Keller e il console americano Walter Orebaugh per varie vicissitudini, si ritrovano ad aiutare la brigata San Faustino ad entrare in contatto con l’esercito alleato. I due protagonisti, ci tiene a precisare, non sono due “eroi buoni” distinti dagli “anti eroi cattivi”:  vale sempre la pena raccontare i personaggi suscitando non solo la loro pietà, ma anche facendo notare tutte le contraddizioni caratteristiche del periodo storico.  

Tra i paesaggi dell’appennino umbro-marchigiano, Dozzini mischia il racconto di guerra alle atmosfere western e le situazioni di un romanzo di avventura. Questo è ciò che racconta ad una platea di studenti della prima superiore: l’attenzione per il paesaggio è stata fondamentale per la stesura del testo, scritto durante la seconda ondata di Covid-19, tanto da spingerlo chiedere un lasciapassare alla casa editrice Fandango per uscire dal proprio comune (Perugia) e vedere con i proprio occhi quei paesaggi che tanto lo affascinavano.  

Dozzini viene inconsapevolmente ispirato,per la stesura del testo, dall’incompiuto  romanzo di Beppe Fenoglio “Il partigiano Johnny”. Se ne accorge solo dopo una rilettura, una volta finito il libro. Altro scrittore per lui significativo è stato  Mario Rigoni Stern, autore tra gli altri del”Sergente nella neve”.

Alla fine dell’incontro, durato circa 50 minuti, Dozzini ci regala qualche minuto del suo tempo per rispondere alle nostre domande, di seguito il video dell’intervista.

 

 

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