Cronache, Salone del Libro 2022

Il sogno che ci ha salvati


Anna Michelini, Eleonora Oliviero


Giovedì 19 maggio, il Salone ha ospitato il regista e comico Pierfrancesco Diliberto, conosciuto come Pif, per presentare il progetto dell’Agenda Illegal della legalità, un’agenda scolastica dedicata alla lotta felice contro la mafia. Non per caso l’evento cade quasi in concomitanza con il trentesimo anniversario della Strage di Capaci, che non è un capitolo chiuso, ma continua.

Palermo, città natale di Pif, con le sue targhe dedicate al ricordo delle vittime della mafia è un museo a cielo aperto. La tendenza umana tuttavia è quella di ignorare il male nel momento in cui lo si vive, per questo la pericolosità della mafia è giunta al suo apice in una città come questa, in cui si è radicata una convivenza passiva. Il progetto di Pif e Marco Lillo, rivolto in modo particolare ai giovani, si pone l’obiettivo di creare un punto di contatto con questa realtà. L’agenda tascabile è ricca di contenuti come quiz, giochi e QR code, che, scannerizzati attraverso l’app Noma, raccontano le storie di vittime e sopravvissuti alla mafia, a cui è necessario dare giustizia e memoria per portare avanti il senso delle loro azioni. In un contesto in cui la mafia calpesta la legalità, l’agenda ne sottolinea l’importanza spronando al rispetto delle norme e quindi a quello reciproco.

L’agenda vuole essere infatti una scintilla nella quotidianità che sviluppi consapevolezza e volontà di accrescimento della propria cultura nel ricordo allegro di quei personaggi folli, che hanno migliorato la nostra vita, rincorrendo quel sogno di giustizia, anche se circondati da altri che lo precludevano. La lotta non è circoscritta alla mafia, ma è applicabile a ogni aspetto della nostra realtà, rispetto al quale Pif ci ricorda quanto sia essenziale perseguire i sogni nonostante appaiano utopici agli occhi altrui, per non cessare mai il miglioramento della nostra società.

3 commenti

  1. Articolo molto schietto che con le sue parole definisce in modo netto la piaga sociale delle mafia e investe nel progetto di Pif e Marco Lillo come risorsa per arrivare alle nuove generazioni.

  2. Palermo è veramente un museo a cielo aperto in ricordo delle vittime della mafia. Queste parole evocano tutte le emozioni provate guardando palazzo di giustizia.

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