Dall’esporazione dello spazio alla scoperta di se stessi

Durante la XXXV edizione del Salone del libro di Torino, presso l’Arena Bookstock, Tito Faraci ha intervistato Leo Ortolani, noto fumettista italiano, per la sua recente pubblicazione “Trilogia dello spazio.”
L’umanità che si pone al servizio della ricerca scientifica è il fil rouge che percorre l’intera trilogia e che permette all’autore di soffermarsi a lungo su questo concetto che egli stesso ha molto a cuore.
In particolare, Leo racconta di come l’incontro con i due celebri astronauti italiani Paolo Nespoli e Luca Parmitano, gli abbia permesso di entrare in contatto con l’umiltà con cui questi scienziati si pongono al servizio della ricerca in ambito biomedico.
Le riflessioni condivise da Leo Ortolani ci obbligano a stravolgere il nostro punto di vista circa la scienza, non da osservare come come mero prodotto sterile dell’umanità, ma come punto di partenza per costruire un florido avvenire in ambito tecnologico e scientifico.
Leo con le sue parole incoraggia i lettori a osservare la terra dallo spazio per cambiare prospettiva sulla realtà che circonda tutti noi e per trovare la propria personale visione della vita.