Salone del Libro 2022

Adam Nevill e la sofferenza dell’umanità negli horror


Laurenti Sole, Orzelleca Chiara (Liceo Alfieri)


Adam Nevill, celebre scrittore inglese di folk horror, ha presentato la sua ultima uscita: Il popolo rosso. “Un’eccellenza nel rendere reali gli incubi” scrive The Guardian, riferendosi alla capacità dell’autore di rendere assimilabili al pubblico tutta quella serie di emozioni e stati d’animo che accomunano tutti. Non solo, Nevill è capace di farci vedere un film mentre leggiamo i suoi romanzi: scrive con una tecnica narrativa molto particolare, così da aumentare la nostra curiosità pagina per pagina. Nella premessa del suo libro ci concede piccoli assaggi delle storie dei diversi protagonisti, spostando il focus ogni volta che ci sembra di essere ad un punto di svolta della vicenda. La trama de Il popolo rosso è apparentemente lineare: Katrine è una giornalista di moda, abituata a occuparsi soltanto delle mete di villeggiatura del Devon. Qui si è trasferita per iniziare una nuova vita dopo i dolorosi avvenimenti del suo passato burrascoso a Londra. Non può non rimanere turbata dalle rivelazioni che gli archeologi faranno riguardo alle barbare usanze dei primitivi che abitavano un tempo quei luoghi, e del loro cannibalismo rituale attentamente conservato nelle caverne di Bricksburg. 

Questa giovane donna è debole, ed è profondamente turbata, tanto da presentare una rabbia repressa incontrollata. Nevill ci racconta con occhi diversi la psicopatia e le sofferenze della società, in chiave horror, per sottolineare l’atrocità dei malesseri interiori

Topos principale è l’insignificanza dell’uomo di fronte alla Natura, in tutte le sue manifestazioni. L’autore si focalizza sugli elementi sociopolitici della piccola società di cui si racconta nei suoi romanzi: le divisioni tra la Londra-metropoli e la Londra-periferia o la dicotomia dell’essere umano che vive tra paura e attrazione. 

Il fine ultimo di Adam Nevill è quello di scoprire gli stati d’animo delle persone, di qualunque sesso, età e etnia. Abbiamo riscontrato tanta umiltà in Adam Nevill, cosa molto rara negli autori contemporanei. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *