“Forse sono stato scelto da lui“, così Stefano Tofani ci spiega il motivo per cui ha scelto di scrivere di un libro su Italo Calvino: “In Fuga col Barone. Nel mondo di Calvino“, Einaudi Ragazzi. È la storia di Giulia, una ragazza che ha un rapporto conflittuale con il padre e la sorella, amanti della letteratura e aspiranti scrittori. L’italiano non è la materia per lei, ma un giorno, in spiaggia, incontra Calvino. Con lui e i suoi libri trova se stessa, capisce, così, che la lettura aiuta a ritrovarsi.
Il secondo scrittore, Giorgio Biferali, ha presentato “Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna“, La Nuova Frontiera Junior. L’autore ha sviluppato l’amore per la lettura leggendo “Il sentiero dei nidi di ragno“. In questo incontro, dal titolo “Italo sugli Alberi”, traspare l’ammirazione che entrambi gli scrittori hanno per Calvino. L’autore paragona Calvino a uno scoiattolo perché quando si rifugia in casa sua, vede tutto il mondo, come uno scoiattolo sul suo albero.
Alla domanda “cosa significa scrivere?”, l’autore ha risposto in modo interessante: “Scrivere vuol dire che il mondo che c’è, non mi piace. Come il barone rampante di Calvino che sale sull’albero per protesta”. Allora come fa a vivere uno scrittore? “Grazie all’autocontrollo e all’ispirazione”.