Salone del libro 2021

Valerie Perrine presenta “Tre”


Eva Laura Giacomello, Giulia Zanetti, Liceo M. Grigoletti, Pordenone


Al Salone del Libro di Torino, Valerie Perrin racconta il suo ultimo capolavoro “Tre”, presentandolo come “un romanzo da leggere abbandonandosi al piacere della lettura” che permette di rivivere l’infanzia e l’adolescenza, le promesse compiute e infrante, le scelte sbagliate e le storie più diverse delle nostre vite.
Fra i temi principali ci sono amicizia e amore, che non sono separati l’uno dall’altro perché entrambi i sentimenti sono accomunati dall’attrazione verso qualcuno e dalla capacità di ascoltare l’altro.
Tutti i romanzi della Perrin sono sempre pervasi dal malinconico sottofondo dell’abbandono, e lei stessa si dichiara molto colpita dalle persone che riescono a crescere nonostante i traumi del passato.
Anche l’abbandono legato all’infanzia gioca un ruolo importante nella trama: la protagonista Nina non viene riconosciuta dalla madre. In molti sono a chiedersi se questa vicenda sia anche autobiografica, ma la scrittrice chiarisce che il suo vissuto è stato molto sereno e stabile. Tuttavia, non si sente particolarmente attaccata al passato, ma si sente ancorata al presente. Proprio per questo si concentra sulla realtà corrente e consiglia al pubblico di approfittare del momento e manifestare il proprio affetto per le persone che ci stanno accanto. 

A fare da sfondo alla storia è un paese della Borgogna chiamato “La Comelle”, che esiste veramente, ma è stato modificato a somiglianza del villaggio d’origine della scrittrice stessa.

L’ambientazione però è variabile ed affiora anche l’ambiente di città, in particolare Parigi. Anche qui troviamo dei tratti autobiografici, riferiti al primo viaggio nella metropoli della Perrin, che è così venuta a contatto di un ambiente nuovo dove si vive nella completa indifferenza dell’altro.

Un ampio spazio è stato riservato alle lettere dato che il nonno di Nina fa il postino. La nipote si trova spesso a rubare le missive, alla ricerca delle lettere d’amore. Anche queste hanno avuto un ruolo nella vita dell’autrice, che ha conosciuto il compagno proprio tramite una lettera, per poi essere ricontattata.

Ultimo punto, ma non per importanza è lo stile. In questo romanzo si ritrova lo stile cinematografico dell’autrice, influenzato anche dalla sua esperienza di scrittura di copioni per film.

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