Cronache, Salone del Libro 2023

“Sarò la tua memoria”: il tassello aggiunto da Mario Calabresi al puzzle della memoria


Giulia Malaguti, Sofia Righetto

Liceo Ludovico Ariosto - Ferrara

In una sala colma di entusiasmo, il 21 maggio alle ore 10.15, nella Sala Bronzo del Salone del Libro di Torino, Mario Calabresi ha presentato la sua ultima pubblicazione, Sarò la tua memoria (Mondadori, 2023). Un libro in cui la Shoah viene posta in primo piano, ma sotto un punto di vista moderno: Federico Taddia, nelle vesti di moderatore, domanda come l’insegnamento dell’olocausto riuscirà a non soccombere se privo di testimoni viventi. Calabresi risponde che la speranza viene riposta nei giovani, nei ragazzi.

È proprio ai ragazzi, in particolare ai più piccoli, che è destinato questo romanzo, tratto da una storia vera, che tuttavia può essere piacevolmente letta anche dai più grandi. 

 “I ragazzi sono la memoria” e Joshua ne è l’emblema: nipote di Andra Bucci, ripercorre la terribile storia della nonna e della zia Tatiana, superstiti di Auschwitz perché passate nelle sadiche mani del dottor Mengele per esperimenti genetici. Ispirato da un progetto scolastico, Joshua decide di vivere le agghiaccianti condizioni del lager, ripercorrendo una settimana nel garage di casa senza ogni tipo di comodità, e in questo “viaggio nei panni della nonna” comprende il potere della storia di Andra e la necessità di diffonderla.

Calabresi ammette che Sarò la tua memoria è stato realizzato “scavando pezzo per pezzo”; infatti egli è riuscito a scoprire parti della vicenda giorno per giorno, come è giusto che sia, presupposto che l’ha portato a modificare e rielaborare più e più volte il libro.

In tutti i dialoghi che Mario Calabresi ha tenuto con Andra e Joshua è emersa la loro gentilezza: in particolare la nonna utilizza la memoria in modo educato, senza rivendicare nulla, tenendo sempre a sottolineare però che, mentre la Germania sta facendo i conti con il proprio passato, in Italia non sta avvenendo lo stesso.

E così Sarò la tua memoria di Mario Calabresi diventa un nuovo tassello nel puzzle della memoria.

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