Cronache, Salone del libro 2021

Quando l’America incontra la Campania


Roberta De Gioanni, tutor, ex Alfieri


Una storia femminile, d’amore, di formazione, ma anche di un forte legame con il Bel Paese. Si può descrivere così il nuovo romanzo di Heddi Goodrich, L’americana, edito Giunti. L’autrice statunitense ci racconta la storia di Frida, ragazzina sedicenne che dall’Illinois approda a Castellammare di Stabia per uno scambio culturale. Un nuovo mondo si apre davanti alla ragazza, fatto di amore e dolori, ma soprattutto di crescita interiore grazie alla sua vicinanza a una donna molto forte, Anita, la sua mamma italiana. È proprio la figura della donna a essere centrale nel romanzo di formazione di Goodrich, la donna libera, come sembra ricordare il nomignolo di Frida, Fri, se letto all’inglese: free. Altro tema fondamentale è sicuramente la fusione della protagonista con il nuovo ambiente che la circonda, una simbiosi che porta il lettore a vederne i panorami, a sentire i sapori, gli odori. Circondata da queste sensazioni, Fri cresce nel bene e nel male attraverso l’educazione di Anita e l’amore per Raffaele, un ragazzo di un altro mondo, quello legato alla camorra.

 

Heddi Goodrich si può considerare un caso letterario: madrelingua inglese, ma in grado di scrivere un intero romanzo in italiano, grazie anche ai suoi studi accademici a Napoli. La traduzione non avrebbe reso bene i concetti voluti nel libro, ma le difficoltà non sono mancate, afferma l’autrice, ricordando il suo rapporto odi et amo con le preposizioni italiane. Alla domanda “Leggi abitualmente in italiano?”, risponde sì e cita Elena Ferrante: i suoi libri sono stati i primi a sbloccarla a livello di scrittura in lingua italiana; grazie alle parole della scrittrice napoletana ha capito di poter dire cose vere e viscerali, senza vergogna.

 

Alla fine della conferenza la domanda è una: dove ci immaginiamo che sia arrivata Frida fuori dal racconto, magari tra dieci anni?

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