Una storia molto complessa, una lettura non molto semplice

Il romanzo “Cime Tempestose” di Emily Brontë racconta una storia avvincente, ma complessa che coinvolge una serie di personaggi tormentati. Tra di essi, spicca Hareton Earnshaw, descritto come il più genuino e onesto, nonostante una vita segnata da una famiglia “disfunzionale”. Cresciuto con un padre assente e violento, Hareton riesce a mantenere la sua natura amorevole e a perdonare coloro che lo hanno maltrattato. Nonostante l’educazione rude ricevuta e l’istigazione all’odio da parte di Heathcliff, Hareton matura nel corso della storia, dimostrando una grande capacità di amore e perdono. La relazione tra Hareton e Catherine è uno dei temi centrali del romanzo. Nonostante la differenza di status sociale e la mancanza di istruzione di Hareton, i due si innamorano e trovano conforto l’uno nell’altro. Invece il personaggio Heathcliff esprime continuamente il suo disprezzo verso tutti, non sembra trovare pace e si consuma per amore e odio. Schiavo dell’unico amore che ha conosciuto, il suo rapporto con Catherine muta in una vera e propria ossessione, rendendolo ancora più aggressivo e fragile.  I suoi comportamenti sono violenti e spietati, ma spesso si prova compassione nei suoi confronti, poiché si percepisce che la sua instabilità affettiva, il suo trauma e la solitudine non gli permetteranno mai di raggiungere la serenità. L’autrice evidenzia una notevole capacità di esplorare i lati più oscuri delle emozioni umane, ma risulta difficile affezionarsi a un qualsiasi personaggio. Inoltre lo stile di scrittura risulta molto prolisso e complesso. In conclusione, sebbene il romanzo possa essere apprezzato per la profondità emotiva e l’esplorazione dei sentimenti umani, la sua trama densa e i personaggi problematici e tormentati potrebbero rappresentare ostacoli significativi per coloro che cercano una lettura più accessibile e coinvolgente.