Laboratorio, Sostiene Pereira 2023, Un libro tante scuole

Un libro tante scuole


Lorenzo Ferrera

Liceo Scientifico "P. Borsellino e G. Falcone - Zagarolo (RM)

Nome Scuola

Liceo Scientifico "P. Borsellino e G. Falcone

Città Scuola

Zagarolo (RM)

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“Si chiese: in che mondo vivo? E gli venne la bizzarra idea che lui, forse, non viveva, ma era come se fosse già morto. Da quando era scomparsa sua moglie lui viveva come se fosse morto. O meglio: non faceva altro che pensare alla morte, alla resurrezione della carne nella quale non credeva e a sciocchezze di questo genere, la sua era solo una sopravvivenza, una finzione di vita.” (pagina 21)

In questa citazione del capitolo 2, si anticipa il cambiamento psicologico che farà Pereira nel corso della storia: nonostante sia un uomo ormai anziano, capisce quanto sia importante non semplicemente sopravvivere, ma vivere la propria vita, indipendentemente dalla propria età: ciò lo comprende soprattutto grazie al giovane Monteiro Rossi, un ragazzo che, come afferma nel capitolo 22 (a pagina 153) parlando proprio con Pereira, ama la vita, ed è per questo che non sarebbe stato in grado di scrivere necrologi senza l’aiuto della sua fidanzata Marta: proprio l’opposto del Pereira iniziale, che pensava soltanto alla morte.

Una frase del libro da conservare

“Si chiese: in che mondo vivo? E gli venne la bizzarra idea che lui, forse, non viveva, ma era come se fosse già morto. Da quando era scomparsa sua moglie lui viveva come se fosse morto. O meglio: non faceva altro che pensare alla morte, alla resurrezione della carne nella quale non credeva e a sciocchezze di questo genere, la sua era solo una sopravvivenza, una finzione di vita.” (pagina 21)

“Si chiese: in che mondo vivo?E gli venne la bizzarra idea che lui, forse, non viveva, ma era come se fosse già morto. Da quando era scomparsa sua moglie lui viveva come se fosse morto. O meglio: non faceva altro che pensare alla morte, alla resurrezione della carne nella quale non credeva e a sciocchezze di questo genere, la sua era solo una sopravvivenza, una finzione di vita.” (pagina 21)

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