Nostalgia di una vita passata e futura

Mi ha colpito molto il modo in cui l’autore ripete alcuni nomi e frasi, non solo il “sostiene Pereira”, ma più che altro i nomi delle vie oppure la descrizione della routine del protagonista; infatti, durante il mio viaggio a Lisbona ho ritenuto necessario visitare alcuni luoghi e seguire alcune abitudini del vecchio Pereira, come la limonata con molto zucchero.

L’evoluzione del protagonista da un personaggio distaccato dalla vita politica ad uno in grado di giocare un brutto scherzo alla dittatura salazarista è, secondo me, resa con uno stile unico e accattivante. I pensieri di Pereira si evolvono di pagina in pagina e noi scopriamo tutto insieme a lui; questo libro è così ricco di cambiamento che verso il finale il nostro protagonista sembra assumere i tratti tradizionali di un eroe senza paure né limiti.

La frase che più mi è piaciuta è “Non si sentì rassicurato, sentì invece una grande nostalgia, di cosa non saprebbe dirlo, ma era una grande nostalgia di una vita passata e di una vita futura, sostiene Pereira.” che è la spiegazione che l’autore dà alla sensazione intraducibile in italiano che in portoghese ha il nome di “Saudade”. È molto importante anche nella storia dato che spiega un tratto del carattere del protagonista che prova spesso questa sensazione, una nostalgia per ciò che avrebbe voluto realizzare ma che ormai gli è impossibile portare a termine, quasi un’insoddisfazione ma con un grado di intensità che solo leggendo il libro può essere compresa a pieno.