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Il romanzo “Cime tempestose” di Emily Brontë, tratta principalmente dell’effetto che l’ossessione, la gelosia e lo spirito di vendetta possono avere sugli individui.
Il narratore della storia è il signor Lockwood, in realtà i dettagli del rapporto tra i personaggi ci vengono forniti dalla governante Nelly, che racconta di due famiglie, gli Earnshow e i Linton.
Un tema fondamentale nel romanzo è l’amore tormentato tra Heathcliff e Catherine, il loro è un legame profondo, autentico, caratterizzato da una condivisione dell’anima e da una forza che resiste al tempo e addirittura alla morte; infatti la loro storia d’amore è eterna e immutabile.
Secondo me, quello che provano Heathcliff e Catherine è vero amore, su questo non c’è dubbio, ciò non significa che si tratti di un amore sano, infatti più volte esprimono una forte gelosia, rabbia, ossessione e molto spesso le loro azioni egoiste finiscono per ferire l’altro.
Un altro tema rilevante di cui parla il romanzo, è la mancanza di autonomia delle donne nel 1800. Infatti Cathy non riuscì ad ereditare il suo patrimonio, perché tutto ciò che aveva passò nelle mani del marito; inoltre non avrebbe potuto ereditare il Grange perché secondo il sistema ereditario inglese, il capofamiglia avrebbe dovuto lasciare la sua proprietà al primo erede maschio della famiglia, ovvero Linton Heathcliff.
Le donne erano spesso considerate proprietà dei loro mariti e non potevano ereditare beni o avere il controllo sulla propria vita finanziaria.
“Cime tempestose” non parla di una storia d’amore, banale e prevedibile con il classico lieto fine, al contrario la relazione tra i due protagonisti è straziante e complessa, ciò ha catturato la mia attenzione perché dona al racconto un tocco di originalità.
Purtroppo ho notato che nessuno dei personaggi evolve nella versione migliore di se stesso, proprio per questo non mi sono affezionata a nessuno di questi, anche perché molte volte hanno atteggiamenti capricciosi e spesso sono scontrosi e maleducati.
