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Cime Tempestose è il titolo del libro scritto da Emily Bronte nel 1846, che parla di amore, odio, solitudine, vendetta, gelosia e molto altro.
La natura dell’amore
Un tema, o comunque un aspetto, che mi ha molto colpito e su cui mi ci sono soffermato è stata la descrizione del magnifico paesaggio. Tutta la narrazione è ambientata in questa tenuta, circondata da una immensa brughiera inglese nello Yorkshire che, a parer mio, la trovo molto suggestiva. Questa landa infatti è selvaggia e ventosa e rispecchia molto bene gli animi e gli atteggiamenti dei personaggi del romanzo;
“Il mio amore per Linton è come il fogliame dei boschi: il tempo lo trasformerà, ne sono sicura, come l’inverno trasforma le piante. Ma il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce nascoste ed immutabili; dà poca gioia apparente ma è necessario. ”
Questa citazione di Catherine ci fa capire, con dei parallelismi, le emozioni e i sentimenti che prova e che potrà provare rispettivamente per Linton, con il quale non avrà mai un amore sincero e duraturo come il fogliame dei boschi, e con Heathcliff, il quale lo ama follemente anche dopo la sua fuga e il suo amore è simile alle rocce.
Tutta questa descrizione dettagliata del paesaggio mi ha trasmesso un senso, immedesimandomi con la narrazione, di freddo, di cupo e di desolazione.
Altri collegamenti con altre epoche
Ho ritrovato queste suggestive descrizioni anche in altri romanzi, come per esempio ne “Destini incrociati” di Paul Dowswell, un romanzo ambientato nella Seconda Guerra Mondiale che ho trovato molto piacevole e che consiglio vivamente; oppure anche in “Tutta la luce che non vediamo”, di Anthony Doerr, nel quale personalmente ho ritrovato un alone di cupidigia e disperazione, collegabile a Cime Tempestose.
Insomma Cime Tempestose è un romanzo suggestivo e pieno di descrizioni magiche, le quali ti portano nel mondo di Heathcliff e Catherine e dal quale non vorresti più andartene.