Cime tempestose 2024, Laboratorio, Un libro tante scuole

Un classico intramontabile


Arianna Golino e Donato Limone

Liceo "F. Quercia" - Marcianise (CE)

Nome Scuola

Liceo "F. Quercia"

Città Scuola

Marcianise (CE)

Gruppo di lettura

classe III F

Nell’ultima parte di “Cime Tempestose” di Emily Brontë, siamo testimoni di un crescendo di emozioni, intrighi e tensioni che esplodono in un climax travolgente. La narrazione si intensifica, trascinando i personaggi verso un destino ineluttabile, mentre le tempeste emotive che li assediano riflettono le complesse turbolenze dell’animo umano.
Il nostro viaggio si rinnova con il ritorno di Heathcliff, dopo un’assenza prolungata, alla tenuta di Wuthering Heights. Il suo rientro innesca una serie di eventi che danno vita a una reazione a catena di conseguenze, svelando i segreti più oscuri e le passioni intense che animano i protagonisti. La sua presenza riaccende l’ardore della vendetta e dell’amore, precipitando verso lo scontro definitivo tra le anime tormentate che popolano questa storia.
Catherine, con la sua indomita volontà e la sua passione bruciante, diventa il centro di questa tempesta emotiva. Lacerata tra l’amore per Heathcliff e le sue aspirazioni sociali, combatte contro se stessa e le sue emozioni contraddittorie fino all’ultimo respiro. Il suo destino si fonde in modo indissolubile con quello di Heathcliff, forgiando un legame che trascende la vita terrena.
La figura di Heathcliff si staglia come un’ombra cupa, angosciata dalla sua insaziabile sete di vendetta e dal desiderio di affermazione sociale. Il suo amore per Catherine si muta in un’ossessione che lo divora dall’interno, spingendolo ai confini della follia. La sua natura ambigua e la sua inesorabile crudeltà sono lo specchio delle ferite profonde subite nell’infanzia, che lo trasformano in un anti-eroe tragico e sofferente.
Gli altri personaggi, quali Edgar, Isabella e Hareton, sono pure coinvolti nella vorticosa spirale di eventi che raggiunge il suo apice nelle ultime pagine del romanzo. Ciascuno di loro si dibatte per trovare il proprio cammino in questo universo di passioni incontenibili e vendette ancestrali, cercando disperatamente una via di fuga dalla tempesta che li avvolge.
Il leitmotiv del destino e della fatalità permea ogni pagina della narrazione, mettendo in luce la vulnerabilità dell’esistenza umana di fronte alle forze ineluttabili del fato. I personaggi sono imprigionati in un ciclo di errori e scelte infelici, incapaci di sottrarsi alle catene di un passato ingombrante. La tragedia di “Cime Tempestose” è radicata in questa inesorabile mancanza di redenzione, in questa condanna perpetua che avviluppa i protagonisti come un manto tenebroso.
La natura selvaggia e aspra delle brughiere dello Yorkshire fa da cornice ideale a questa epopea di passioni incandescenti e sentimenti ambivalenti. I paesaggi desolati e spogli rispecchiano l’animo tormentato dei personaggi, generando un’atmosfera oscura e malinconica che cattura il lettore sin dalle prime righe.
In conclusione, le ultime pagine di “Cime Tempestose” ci trascinano in un vortice di emozioni e complotti che sfociano in un finale toccante e straziante. La vicenda di Heathcliff e Catherine rimane una delle pietre miliari della letteratura inglese, un’opera permeata di passione, sofferenza e tragedia che non smette di incantare i lettori di tutte le generazioni.
TEMA DELLA VENDETTA
“Cime Tempestose” di Emily Brontë è un’opera che si immerge profondamente nelle tematiche di vendetta, passione e tormento, offrendo una riflessione che trova riscontro in diverse correnti filosofiche e culturali.
Il tema della vendetta, centrale nel romanzo, trova paralleli nella filosofia di Nietzsche, in particolare nel concetto di “Risentimento”. Nietzsche sostiene che il risentimento nasce da una posizione di debolezza e impotenza, portando gli individui a reagire contro coloro che percepiscono come oppressori. Heathcliff, il protagonista anti-eroe, incarna questo sentimento, essendo ossessionato dalla vendetta contro la famiglia Earnshaw e gli abitanti di Thrushcross Grange, in risposta alle ingiustizie subite.
La sete di vendetta di Heathcliff si manifesta attraverso manipolazione e crudeltà, ricordando la “volontà di potenza” di Nietzsche, che descrive la lotta per l’affermazione del proprio potere sull’altro. Sposando Isabella Linton solo per tormentarla, Heathcliff esercita la sua volontà di potenza in modo distruttivo.
D’altra parte, Edgar Linton rappresenta un’alternativa alla vendetta, cercando di vivere una vita pacifica. Questo contrasto tra i due personaggi può essere visto attraverso la lente dell’etica kantiana, che enfatizza l’importanza dell’agire secondo principi morali universali, piuttosto che per vendetta o passione.
Emily Brontë esplora le conseguenze distruttive della vendetta e il suo potere di perpetuare il ciclo di dolore e sofferenza, un tema che risuona con la filosofia esistenzialista. La visione esistenzialista, che considera l’individuo responsabile delle proprie scelte e del proprio destino, si riflette nella tragica conclusione del romanzo, dove Heathcliff muore incapace di lasciar andare il passato e di trovare pace.
In conclusione, “Cime Tempestose” non è solo una rappresentazione della natura umana e delle sue fragilità, ma anche un dialogo con il pensiero filosofico dell’epoca. Brontë ci offre uno sguardo profondo nell’animo umano, evidenziando le conseguenze della vendetta e la sua incapacità di portare vera felicità, in un’opera che continua a stimolare riflessioni culturali e filosofiche.
LIBRO COME SPECCHIO DELLE SFIDE DELLE DONNE DELL’EPOCA
Nel cuore del romanzo “Cime Tempestose” di Emily Bronte, si dipana la complessa realtà delle donne nell’epoca vittoriana, un tessuto ricco di tensioni sociali, culturali e filosofiche. La storia di Catherine Earnshaw e Isabella Linton si snoda in un intreccio di passioni e convenzioni sociali, riflettendo la complessa realtà delle donne di quel tempo.
Catherine, con la sua indomita passione e il suo spirito ribelle, si trova a dover navigare tra il desiderio di libertà e le aspettative di una società che impone restrizioni. La sua scelta di sposare Edgar Linton, pur rimanendo legata a Heathcliff da un amore viscerale, è emblematica del conflitto interiore che molte donne dell’epoca vivevano: un eterno bilanciamento tra il cuore e il ruolo imposto dal contesto sociale.
Isabella Linton, figura spesso in ombra rispetto alla tumultuosa Catherine, emerge con una storia altrettanto significativa. La sua attrazione per Heathcliff e il successivo matrimonio abusivo sono il grido silenzioso di una donna che, nonostante la sua apparente fragilità, cerca di sfuggire alle catene di un destino oppressivo. La fuga di Isabella e il suo tentativo di riscrivere la propria vita sono atti di coraggio che sfidano il patriarcato e testimoniano la ricerca di un’identità propria, al di là delle imposizioni esterne.
Nelly Dean, la voce narrante, offre una prospettiva equilibrata e saggia, fungendo da collante tra i personaggi e il lettore. La sua presenza costante e la sua saggezza riflettono la resilienza e la capacità di adattamento delle donne di fronte alle avversità. Nelly, come governante, osserva con occhio critico e partecipativo le vicende, offrendo un punto di vista privilegiato sulle dinamiche di genere e classe.
Attraverso queste tre figure, Bronte esplora la condizione femminile in tutte le sue sfaccettature, mostrando come le donne siano state contemporaneamente vittime e artefici del proprio destino. “Cime Tempestose” diventa così un’opera che, pur radicata nel suo tempo, parla di temi universali e atemporali, invitando a una riflessione profonda sul ruolo della donna nella società, ieri come oggi.

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