Laboratorio, Sostiene Pereira 2023, Un libro tante scuole

Recensione di “Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi


Edoardo Baldini

Liceo scientifico "Barsanti e Matteucci" - Viareggio

Nome Scuola

Liceo scientifico "Barsanti e Matteucci"

Città Scuola

Viareggio

Agosto 1938, Lisbona. L’opprimente regime di Salazar domina il Portogallo, la Guerra Civile Spagnola va avanti ormai da anni, l’Italia è governata dal regime fascista e la Seconda Guerra Mondiale è alle porte. È in questo contesto che è ambientata la storia del Dottor Pereira, un ex giornalista di cronaca nera che adesso dirige la pagina culturale di un modesto giornale, il “Lisboa”. Pereira è un uomo di mezza età, grasso e pigro, che vive da solo in seguito alla morte della moglie. La sua vita è tormentata dal pensiero della morte e verrà sconvolta dall’incontro con un giovane di origine italiana. Francesco Monteiro Rossi, questo il suo nome, viene assunto da Pereira per scrivere degli articoli che risulteranno tutti impubblicabili perché influenzati dalla visione politica della sua fidanzata Marta, contraria a quella del direttore del giornale, molto vicino al regime. L’incontro con i due giovani sconvolge la tranquilla vita di Pereira, lo porta a rivedere le sue idee e a tirar fuori degli aspetti nascosti della sua personalità, per combattere una pericolosa battaglia contro il regime. La prima pubblicazione di “Sostiene Pereira” risale al 1994; l’autore, Antonio Tabucchi, effettua una particolare scelta stilistica che consiste in una narrazione in terza persona dal punto di vista del protagonista, come se stesse riportando la storia raccontatagli direttamente da Pereira. Questa caratteristica è evidenziata dalla ripetizione del titolo all’inizio o alla fine di gran parte delle frasi del romanzo. Sempre da un punto di vista stilistico Tabucchi utilizza una punteggiatura particolare, quasi assente, e non distingue i discorsi diretti dal resto della narrazione. Nonostante ciò il ritmo è abbastanza scorrevole e coinvolgente e permette al lettore di entrare nella testa del protagonista e di immedesimarsi in lui.

La caratterizzazione dei personaggi è molto accurata, e riesce a porre in particolare rilievo lo stato d’animo tormentato del Dottor Pereira.

Lo scopo del romanzo oltre che di denunciare la dittatura salazarista e in generale la situazione europea precedente al secondo conflitto mondiale, è quello di spingere il lettore a non rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie. L’autore riesce in questo intento tramite il racconto dettagliato dello sviluppo di una consapevolezza da parte del protagonista, che raggiungerà soltanto nel finale. Pereira è un uomo buono, distaccato dalla vita politica e quasi indifferente di fronte alle ingiustizie sociali che affliggono il paese. Durante la narrazione Pereira inizia a maturare dei dubbi riguardo al suo passato e alla sua visione del mondo  e sviluppa una sorta di desiderio di pentimento. Questo cambiamento della sua personalità è dovuto sicuramente al rapporto con Monteiro Rossi ma anche all’incontro con un dottore, che Pereira conosce durante il suo soggiorno in una clinica di cura. Alla fine della storia la morte del giovane amico spinge Pereira ad uscire definitivamente dalla sua “comfort zone”, denunciando con un articolo sul “Lisboa” le repressione effettuate dalla polizia in Portogallo, mettendo a rischio la sua stessa vita.

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