Cime tempestose 2024, Laboratorio, Un libro tante scuole

Non tutto è come appare


Sebastiano Ravazzoni, 3 E

Liceo Attilio Bertolucci - Parma

Nome Scuola

Liceo Attilio Bertolucci

Città Scuola

Parma

Ciò che mi ha colpito maggiormente di questo romanzo è un particolare che secondo me passa un po’ in secondo piano. Infatti, da quello che ho potuto intuire, ci si concentra soprattutto sull’ambientazione, che è fantastica e si inserisce perfettamente nelle vicende, anche dando al lettore una sensazione di maggiore pericolo o tranquillità a seconda delle situazioni; a me invece, è rimasta molto impressa la caratterizzazione dei personaggi, in particolare di uno, ovvero quella di Hareton Earnshaw.

 

Lo possiamo osservare fin dalle prime pagine del libro: quando Lockwood va per la prima volta a Wuthering Heights è uno dei primi personaggi che incontra e con cui parla. Fin dall’inizio appare come un uomo molto rude e introverso, al punto che non si riesce a capire se sia un componente della famiglia.

Fin da subito mi è sembrato un personaggio interessante, e andando avanti con la storia mi sono sempre più convinto di questa mia impressione.

Sappiamo che è il figlio di Hindley Earnshaw, ovvero il proprietario della casa, e fin da bambino rispecchia perfettamente le caratteristiche citate sopra. A parer mio però Hareton è costretto a formarsi un carattere simile perchè fin da piccolo ha risentito dell’assenza del padre, l’unico che se ne prendeva cura, e ha dovuto vivere in una situazione molto complicata, visto che Heathcliff lo maltrattava, e una volta cresciuto lo obbligherà a seguire i suoi ordini.

 

Però arriva un giorno in cui possiamo notare che in lui non c’è solo la rudezza che abbiamo visto fino ad ora, perchè, quando Cathy torna a Wuthering Heights per la seconda volta, Hareton le dimostra che ha imparato a leggere una scritta sul muro, avendolo lei deriso precedentemente per la sua stupidità. Quindi da qui ho cominciato a capire che forse non era un personaggio rude come all’apparenza, ma anche lui in qualche modo voleva cambiare e poter dire di valere qualcosa.

La conferma l’ho avuta nel finale del libro, dove vediamo che Hareton è una persona completamente diversa, sorride, vuole imparare a leggere e passa tanto tempo con Cathy, non più in solitudine come invece faceva prima, come si può intuire da questo passo: “La voce maschile cominciò a leggere: apparteneva a un giovanotto vestito in modo inappuntabile e seduto davanti a un libro aperto sul tavolo. I suoi bei lineamenti risplendevano di piacere, e i suoi occhi continuavano a spostarsi irrequieti dalla pagina a una manina bianca che era posata sulla sua spalla, e che lo richiamava con uno schiaffetto sulla guancia ogni volta cha la proprietaria della mano lo trovava distratto” (p. 369).

 

Quindi, concludendo, secondo me Hareton era costretto a formare quel carattere fin da bambino per affrontare le difficoltà e per l’ambiente che lo circondava, sicuramente non favorevole. Inoltre è un personaggio in formazione, che durante il romanzo cambia, ma questo aspetto tende forse a sfumare perché si tratta di un personaggio secondario.

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