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“Sostiene Pereira” è questa la frase che Tabucchi riporta di continuo per tutto il libro come se fosse un disco rotto,ma che nella sua semplicità racchiude a pieno il significato del libro e di ciò che l’autore intende comunicare. “Comunicare”, è proprio questo il succo del libro e dell’essenza del personaggio di Pereira, protagonista del libro, nonché specchio dell’autore e del suo percorso verso una concreta presa di posizione e denuncia sociale. La storia, appunto, si articola attorno alla singolare figura del dottor Pereira,giornalista che scrive sotto la dittatura salazarista e che, pur provando una certa insofferenza verso il regime,”abbassa lo sguardo e passa avanti”, senza sbilanciarsi mai fino ad una denuncia del regime. Ciò tuttavia muta, in quanto in Pereira avviene una sorta di metamorfosi, un risveglio di quell’io che non ha paura di esporsi e di comunicare la verità alla gente senza mezze misure o smorze. Questo risveglio d’altronde è quello che spontaneamente si verifica in chi ha il potere di cambiare la realtà, la società in meglio quando ci si ritrova in momenti di grande crisi dal punto di vista dei fondamentali valori umani. La frase “sostiene Pereira” si tramuta quindi in un grido di tutti coloro che si battono a favore della verità. D’altro canto la verità è come un’ospite che alberga silenziosamente dentro di noi, e che cerca continuamente, qualora il momento storico o le circostanze lo richiedano, di uscire allo scoperto; dunque spesso tale ospite, che lo si voglia o meno, prende il nostro posto e diviene sia giudice che portavoce della nostra insofferenza.
