Cronache, Salone del libro 2021

Michela Giraud: non solo una comica


Gloria Anzioso, Nicole Tramontano


La comica Michela Giraud durante un’intervista al Salone Internazionale del Libro di Torino presenta Tea – storia quasi vera della prima messia. 

Tea è la figlia di Dio, ma non sentendosi in grado di prendere il posto del padre scende sulla Terra, con l’obiettivo di far in modo che le donne tornino a comportarsi da donne, ossia asservite agli uomini. Nel suo percorso viene aiutata da tre evangeliste, che rappresentano tre diversi campi d’azione. 

Michela, nei panni di una delle evangeliste, decide di parlare di Roma Nord, ambiente che per i suoi ristretti standard sociali non le ha mai permesso di sentirsi accettata. 

L’argomento della conferenza si sposta su Roma, che con il suo noto problema della spazzatura, tra gli altri, scatena l’hashtag #sensualitàemonnezza, con il quale spinge le persone a farsi foto sensuali davanti ai cassonetti della spazzatura con lo scopo di sensibilizzare la città e di farsi notare dal sindaco. 

Nonostante la sua figura appaia molto estroversa, Michela Giraud afferma di essere una persona insicura, un difetto che ha inciso molto sulla sua vita, principalmente dopo il decollo della sua carriera: la sua insicurezza la portava a nascondersi dietro un personaggio eccentrico. I commenti negativi però non risparmiano nessuno, principalmente nel mondo dello spettacolo, ma Michela è orgogliosa e fiera di quello che fa, di coinvolgere la gente nel suo mondo caratterizzato da schiettezza e sincerità. Per questo dice di amare il suo lavoro principalmente per quanto riguarda la stand up comedy.

Michela ha avuto molteplici sogni all’interno della sua vita, come quello di diventare una critica di storia dell’arte, tanto da conseguire una laurea in storia dell’arte, che le ha permesso di imparare a raccontare le storie attraverso le immagini. Un’abilità che ha riportato anche nel suo lavoro di comica.

Senza dubbio Michela Giraud è un personaggio che funziona, indipendentemente dalla presenza di un pubblico che interagisca direttamente con lei, come nelle stand up comedy: ciò è dimostrato da uno dei suoi numerosi lavori, Educazione Cinica, un format composto da video registrati e pubblicati online, che ebbero molto successo.

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