A) Il genere
L’opera analizzata è un romanzo di formazione, un tipo di narrazione che percorre le tappe più significative della crescita e della maturazione di un adolescente verso l’età adulta.
B) La Struttura
L’isola di Arturo racconta le vicende di un ragazzo di nome Arturo, orfano di madre, la quale viene a mancare in seguito al parto, e molto attaccato al padre, il quale però si disinteressa di lui lungo tutto il corso della sua vita. L’opera è ambientata negli anni del conflitto mondiale nell’isola di Procida. Il ragazzo, ormai uomo adulto, ripercorre attraverso numerosi flashback le tappe salienti della sua infanzia e della sua adolescenza. Nella vita di Arturo non compare nessuna figura femminile, se non la foto sbiadita della madre. Un giorno il padre porta a casa la sua giovane sposa, Nunziatella, coetanea di Arturo, una bambina madre di Napoli; per la prima volta Arturo scopre il mondo femminile, i sentimenti amorosi e l’attrazione carnale. Nunziatella crea in lui una gamma di sentimenti contrastanti, tant’è che il ragazzo scopre di essere profondamente attratto dalla sposa del padre che però lo respinge; deluso e insoddisfatto, Arturo sfoga il suo amore non corrisposto con una giovane vedova, Assunta. Con la crescita Arturo sta scoprendo la dura realtà della disillusione, soprattutto nei confronti del padre che non riesce più a venerare come un tempo. Come se non bastasse scopre che Wilhelm è un omosessuale e che ha una relazione con un detenuto, Tonino Stella. Arturo capisce dunque che Wilhelm aveva sposato una donna solo per mascherare a sé stesso la sua vera natura. Un giorno incontra sull’isola un vecchio amico, Silvestro, partito anni prima per intraprendere la carriera militare, e decide di arruolarsi con lui per la guerra che sta per scoppiare. Sulla nave che lo sta portando via dall’isola di Procida, Arturo decide di non voltarsi più indietro per dimenticare un passato triste.
C) Lo spazio e il tempo
Gli avvenimenti sono eventi passati, che Arturo racconta in flashback. Le vicende del romanzo si svolgono in un arco di tempo che va dalla nascita di Arturo alla sua partenza dall’isola,che avviene al suo sedicesimo anno di vita. Pur non essendoci riferimenti storici precisi, possiamo dedurre che il romanzo è ambientato nel periodo della guerra mondiale: infatti Arturo si arruola per partecipare come volontario alla guerra. Per quanto riguarda le ambientazioni, Arturo non si sposta mai dall’isola di Procida, ma il padre compie numerosi viaggi in numerose città; viene citata la città di Napoli, da dove proviene la matrigna di Arturo, e l’Isola di Ischia.
D) I personaggi
• Arturo: è il protagonista-narratore del romanzo. Orfano di madre, prova affetto per un padre che si dimostra molto distante emotivamente infatti l’unica persona che si cura di lui, fin dalla sua infanzia, è l’amico Silvestro. Arturo è un ragazzo che si vuole mostrare forte e invincibile ma che è tanto debole. Egli muta spesso il suo atteggiamento nei confronti dei personaggi, mostrando talvolta affetto, talvolta gelosia.
• Wilhelm: è il padre di Arturo, ma non si interessa minimamente di suo figlio. Già durante l’infanzia del ragazzo, preferisce intraprendere lunghi viaggi in compagnia dei suoi amici piuttosto che badare al piccolo Arturo. Nonostante ciò, egli lo considera meraviglioso, dal bell’aspetto con quei suoi capelli biondi tipici della stirpe ariana. Tuttavia, il ragazzo si renderà conto che il padre è solo un traditore degli amici, un poveraccio.
• Nunziatella è la matrigna di Arturo, ben poco più grande di lui. Ella, povera giovane di Napoli, viene descritta come una ragazza mora, riccia, con gli occhi neri e con una carnagione molto pallida. Nunziatella non voleva in realtà sposarsi con Wilhem ma era stata costretta dalla madre. Era molto fragile e aveva paura del suo sposo per questo non osava ribellarsi.
• Silvestro: è il giovane che ha cresciuto Arturo sin da quando era in fasce con latte di capra. Dopo la partenza di Silvestro per il servizio di leva, i due non hanno mai perso i contatti, anzi sarà proprio con lui che il protagonista lascerà Procida.
E) Lo stile
Le tecniche narrative usate sono la narrazione in prima persona e il discorso diretto, è il protagonista stesso a raccontare la storia. Ogni tanto,nel corso delle vicende, vengono inserite anche delle digressioni, momenti in cui la storia si ferma e lascia spazio alle considerazioni del protagonista o alle descrizioni dei paesaggi e degli ambienti, e a volte delle prolessi, che perlopiù anticipano di poco gli eventi raccontati; Inoltre possiamo notare anche la presenza di brevi flashback, molti dei quali rimandano a ricordi lontani della vita del protagonista. Il registro stilistico è medio e il lessico è molto semplice e comune, anche per via dell’utilizzo di parole e espressioni dialettali.
F) I temi
Tanti sono i temi toccati nel romanzo di formazione della Morante: solitudine, mancanza di affetto, amore, misoginia, omosessualità; in particolare il tema principale è quello della crescita e della formazione: il protagonista si evolve e cresce e attraverso le deludenti esperienze comprende di non vivere nella realtà immaginaria creata dalla sua fantasia, ma in un mondo ostile fatto di illusioni e delusioni.
G) Conclusioni
In seguito alla lettura del libro “L’isola di Arturo”, ho ritenuto sicuramente piacevole ed interessante la storia; tuttavia non mi è piaciuto perché è incentrato esclusivamente sull’ analisi che Arturo fa su di sé e questo lascia poco spazio allo sviluppo della trama. Inoltre ho trovato il personaggio di Arturo molto distante dal modo in cui secondo me un adolescente dovrebbe vivere la sua vita, Arturo non ha neanche un amico della sua età, non si confronta con nessuno e si isola in un mondo inventato.