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Come sottolineato anche in uno dei podcast, le relazioni tossiche caratterizzano questo romanzo ed è forse questo uno degli aspetti che rende l’opera di Emily Brontë ancora così attuale.
Credo che Heathcliff sia una di quelle persone che sono purtroppo incapaci di instaurare relazioni sane e felici con chi le circonda, a prescindere dal tipo di rapporto, familiare o amoroso, professionale o informale (come un’amicizia). Heathcliff è incapace di amare perché anche ciò che prova per Cathrine Earnshaw è così morboso ed oppressivo che non si può definire “amore” se non con l’aggiunta dell’aggettivo “tossico”.
L’amore tossico è un qualcosa che oggi rappresenta uno dei tanti mali della nostra società; un dato evidente sono i numerosi femminicidi, estrema conseguenza di una relazione di amore-possesso degenerata.
Heathcliff picchiava senza mezze misure le donne che avrebbe dovuto amare o a cui avrebbe dovuto voler bene, così da poter mantenere la sua posizione dominante su di loro, per punirle per il loro comportamento oppure per un errore. Sembrerebbe un atteggiamento incomprensibile e lontano nel tempo, ma forse non è così e il libro “Oliva Denaro” di Viola Ardone, il film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e la cronaca (italiana e internazionale) ci permettono di renderci conto di come ci sia ancora molto da fare oggi, perché la situazione è migliorata rispetto al secolo scorso, ma questo miglioramento non implica un totale superamento e non è abbastanza.
