Laboratorio, Un libro tante scuole

La rinascita di un nuovo Pereira


Emanuele Raviol (V classico)

Istituto Sociale - Torino

Nome Scuola

Istituto Sociale

Città Scuola

Torino

All’interno del clima tragico degli anni ’30, in un’Europa che respira la pesantezza del fascismo, l’amaro in bocca della guerra civile spagnola, Tabucchi ambienta in Portogallo, durante il regime salazarista, la storia di un giornalista di nome Pereira. Questi si trova a dover affrontare il proprio passato e le proprie scelte di vita. L’uomo, un abitudinario, un apatico, un inetto, nel tempo si predispone ad un risveglio civile, una vera e propria rivoluzione. Come ci racconta egli stesso l’“Io egemone” del giornalista annoiato e disinteressato sta lasciando il posto ad una nuova anima. L’amico Rossi, come la cenere da cui nasce la fenice, e la sua morte, come la miccia che l’accende, saranno il punto di svolta per la rinascita di un nuovo Pereira.

Tabucchi è un autore che sa come stagliare uno sfondo, restituendone al lettore una dettagliata impressione, senza la leziosità di lunghe e retoriche descrizioni, ma anche  rappresentare in maniera scrupolosa e coinvolgente i personaggi, con le loro sfaccettate personalità e caratteristiche.

Nel corso della lettura viene a galla una Lisbona le cui vie, piazze, case, come anche le persone che ci vivono ci diventano familiari, ma anche intriganti, compromettenti, ambigue.

 Pereira è un personaggio complesso, un uomo solo, che ha perso la moglie e che cerca conforto nella lettura dei classici. La sua vita prende un’altra direzione quando incontra Monteiro Rossi, un giovane dalle posizioni politiche anti-fasciste e Marta che gli faran scoprire un mondo nuovo, che gli fa comprendere come il disinteresse e il ripiegamento su di sé siano le armi più più subdole ed efficaci dei potenti.

 Alla trama dei personaggi, si affianca una riflessione sui temi della lotta contro l’oppressione e la soppressione della libertà di pensiero. Il personaggio di Pereira è la voce della coscienza che cerca di trovare la giusta via tra il proprio conformismo e l’impegno sociale.

 Attraverso una fitta rete di simboli e metafore il romanzo cela, dietro quella che all’apparenza sembra l’ennesima reiterazione del trito cliché del risveglio, tutta la complessità dei temi della libertà, della legittimità della rivolta contro la Storia, del primato morale della democrazia, della natura profonda dell’essere umano, del bene del singolo che diventa di tutti.

 Una magnifica lettura.

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