Cronache, Internazionale a Ferrara 2025

Passato, presente e futuro dell’Iran


Robbiano Anna, Licia Squerzanti

Liceo L. Ariosto - Ferrara

Paura, trattative, sanzioni, guerre e cambiamenti. Questi sono i fili conduttori della conferenza che si è tenuta durante Internazionale a Ferrara 2025 il 5 ottobre al Cinema Apollo. In questo incontro, il moderatore Jacopo Zanchini ha dialogato con Luciana Borsatti, con lo scrittore iraniano Mohammad Tolouei insieme al suo interprete Giacomo Longhi e con Cyrille Nême.

Accanto ad Israele, a svolgere un ruolo cruciale negli ultimi eventi politici in Medio Oriente è stato l’Iran. Tolouei spiega che il sentimento generale che ha caratterizzato la popolazione iraniana è stata la paura durante la guerra dei 12 giorni, conflitto del giugno 2025 tra Israele e Iran. Quest’ultimo è iniziato a causa del riarmo nucleare dopo i negoziati del 2015. Infatti, l’Iran avrebbe dovuto ridurre il quantitativo di materiale nucleare in cambio della rimozione delle sanzioni dell’ONU, chiamate snapback. Ad allontanare l’Iran da questo proposito è stata l’imposizione di nuove sanzioni da parte degli USA. In seguito, l’agenzia dell’energia atomica ha dichiarato l’aumento del nucleare da parte dell’Iran. Con questo pretesto, Israele, animato da quella che Borsatti ha definito una ubris della guerra, ha attaccato l’Iran dando inizio al conflitto. 

Oggi le sanzioni continuano a penalizzare soprattutto il ceto medio, mentre l’oligarchia che detiene il potere del Paese trova nuovi modi per arricchirsi e controllare i PasdaranL’Iran attualmente è una media potenza regionale con interessi espansionistici verso gli altri stati del Medio Oriente; per questa ragione i paesi rivali, come l’Arabia Saudita e soprattutto Israele, tentano di ridimensionarne l’influenza.

Secondo Neme, giornalista libanese, l’Iran è stato indebolito dagli attacchi di Israele, ma questi dimostrano che il diritto internazionale è saltato, considerando anche quanto accaduto a Gaza. Neme termina affermando che tutti i Paesi vicini all’Iran si sentono più indifesi di fronte alla potenza israeliana. 

Prosegue il discorso Mohammad Tolouei, dichiarando che la cosiddetta “Rivoluzione delle donne” chiamata anche “Movimento Donna-Vita-Libertà”, è stata strumentalizzata dai Paesi esteri per favorire un regime change dello Stato iraniano. Dunque, attualmente la situazione socio-politica in Iran è instabile a causa dei vari cambiamenti che avvengono all’interno e all’esterno del paese. La possibilità che si attui un cambio di regime non è ancora vicina, complice il fatto che molti giovani si trasferiscono all’estero a causa delle violente repressioni delle proteste. 

L’incontro si è concluso con una domanda: la guerra ricomincerà? Tolouei ha risposto descrivendo i Paesi del Medio Oriente come antiche famiglie legate da faide interne e secolari e dunque tra dieci anni potrebbe di nuovo cambiare l’assetto politico dell’Iran. Una ripresa delle ostilità con Israele è quindi assai probabile. 

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