Cronache, Salone del Libro 2023

L’esordio di Claudia Grande


Martina Corronca, Francesco Pavia

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

Oggi, 22 maggio 2023, la giovanissima Claudia Grande ha presentato al Salone del Libro il suo romanzo d’esordio “Bim Bum Bam Ketamina”. L’autrice ha risposto alle domande del gruppo di lettura composto da studenti, “i rifLettori”, raccontando la trama e ciò a cui si è ispirata nello scrivere il libro.

Per prima cosa ha parlato di come quest’ultimo riguardi diversi temi della società attuale, come ad esempio i social; si tratta di un insieme di racconti volti a fare una critica sociale sull’uso eccessivo dei social media, sulla perdita del dialogo e sulla società dell’apparenza. Il filo rosso che unisce questi racconti è Roberto, il protagonista, la cui figura si ispira all’immagine presente su numerosi volantini disseminati per la città di Torino (“Roberto uomo in affitto”). Tutti i personaggi, incluso Roberto, sono violenti, aggressivi, persone di cui avere paura, ma soprattutto esseri “innocenti”: la loro rabbia e la loro aggressività sono infatti reazioni ad una società che li schiaccia e li opprime. Roberto stesso cerca qualcosa da amare, ha un enorme vuoto dentro di sé e spera di trovare rifugio nell’approvazione degli altri.

Un elemento sicuramente determinante è l’ambientazione del libro nel nostro presente, come evidenziato da diversi riferimenti al nostro tempo quali la presenza di personaggi televisivi reali, fra cui Benedetta Rossi e Amadeus.

Nonostante tutta la storia racconti di realtà folli che trasfigurano per la maggior parte sue esperienze personali, la scrittrice ha tentato di dare maggiore concretezza agli avvenimenti e ai personaggi, in particolare servendosi in numerose occasioni di un linguaggio scurrile. In questo modo i contorni dei protagonisti sono ancora più definiti, rappresentando persone poco istruite, molto arrabbiate e soprattutto profondamente irrispettose verso il prossimo.

Distaccandosi per un momento dalla trama vera e propria, Claudia Grande ha anche parlato di come sui social ci si costruisca spesso una maschera, di come per lei l’umorismo e le battute siano un modo di “controllare l’incontrollabile” per non farsi schiacciare da ciò che ci circonda e dei suoi soliti rituali di quando scrive, a partire dai caratteri che utilizza e dai suoi gatti, ai quali chiede ispirazione. Per concludere ha spiegato di come vorrebbe parlare con Roberto per scoprire davvero la persona che è davvero e di come nella dedica del libro abbia ringraziato anche il caso, che spesso e volentieri le spalanca le porte della creatività.

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