Laboratorio, Oltre la notizia

Le trappole della disinformazione


Maria Sole Valentino, 1G

Liceo scientifico P.S. Mancini - Avellino

“La luna è abitata! Le truppe russe all’assalto degli ucraini con le pale! Il mostro di Loch Ness esiste davvero!” Queste sono solo alcune delle tante fake news o così dette bufale che hanno fatto scalpore nel corso della storia. Ma cosa sono precisamente?  Sono notizie che nascono da una leggera distorsione della realtà, che appare verosimile e viene presentata come vera. Il loro obiettivo è quello di creare allarme sociale e colpire emotivamente le persone, spingendole a condividere  e diffondere la notizia.
Con l’avvento dei social network e i mezzi di comunicazione di massa chiunque può pubblicare una notizia o un’idea e la può diffondere; infatti, la circolazione dell’informazione è diventata per tutti e anche i non professionisti diffondono notizie, provocando l’aumento delle bufale. Ma perché caschiamo nella trappola delle fake news? Probabilmente perché siamo immersi in  un flusso continuo di informazioni che riceviamo in ogni momento e la nostra attenzione è vulnerabile e perciò leggiamo le notizie non sempre in modo corretto. Inoltre, sono numerosi i  messaggi che inquinano la rete e non è semplice distinguere le notizie vere da quelle false. Ci sono tipi diversi di fake news ma quelle che riscontrano un maggiore successo e credibilità sono le immagini accompagnate da una semplice didascalia, proprio perché la maggior parte delle persone tende a credere che un’immagine sia la prova inconfutabile che ciò che c’è scritto sia vero. L’unico rimedio che abbiamo per proteggerci dalle notizie false è prestare attenzione a controllare e verificare prima di credere o di condividere. Siamo tutti responsabili della buona informazione e comunicazione e per questo è sempre consigliato leggere notizie da fonti attendibili come pagine di giornali o fonti ufficiali. Il giornale, infatti, trattiene solo ciò che è portatore di significato  e i giornalisti si occupano di ricercare, elaborare e diffondere con la maggiore accuratezza possibile ogni dato o notizia di pubblico interesse, secondo la verità sostanziale dei fatti.
Le fake news hanno molte conseguenze ed effetti sulla nostra percezione della realtà, uno dei fenomeni principali che ne scaturisce è quello della polarizzazione, processo secondo cui un individuo si convince sempre di più della propria opinione fino a raggiungere una posizione o un atteggiamento più estremo tendendo ad allontanare le persone che la pensano diversamente e quindi impedendo quel processo fondamentale che è il dialogo e il confronto tra diverse opinioni. Parlando di polarizzazione dobbiamo nominare un altro fenomeno strettamente collegato agli effetti e agli scopi delle fake news, cioè quello della camera dell’eco attraverso il quale, grazie all’algoritmo dei social network, ci vengono continuamente mostrati post e video che condividono la nostra opinione rafforzando le nostre idee e sminuendo quelle altrui.
Questi due fenomeni sono stati particolarmente presenti con  il caso dell’IRA (internet research agency), agenzia russa fondata da Prigozhin per conto di Putin, attraverso la quale sono stati creati circa 470 account fake per diffondere notizie false e per creare gruppi di pensieri opposti con lo scopo di polarizzare il dibattito pubblico.
Il fenomeno delle fake news è una questione attuale che va diminuita il più possibile, intervenendo e smentendo le notizie false per evitare che siano condivise; bisogna sempre ricordare che ognuno di noi ha una responsabilità nei confronti della comunità e che il campo dell’informazione è particolarmente importante: chi controlla le informazioni controlla il mondo.

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