17 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

La storia di tante parole


Ludovica Balbiano, Gabriele Cognata

Liceo classico Vittorio Alfieri - Torino

La linguista Valeria della Valle e il presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani Carlo Ossola hanno presentato insieme la 100° edizione del loro dizionario. Valeria introduce così la storia dei dizionari. I primi ritrovamenti sono stati fatti in Siria da una squadra di archeologi italiani nel 1964. Essi consistevano in tavolette d’argilla con sopra incise liste di parole per uso commerciale, che non sono considerabili dizionari, ma la forma più antica simile ad essi. Nella penisola Italica il primo a elencare una serie di parole fu Luigi Pulci, poeta fiorentino del ‘400. Egli scrisse vocaboli come parole gergali e parolacce che più lo incuriosivano, li organizzò in ordine alfabetico e chiamò la raccolta “Vocabulista”. In seguito la donò a Leonardo da Vinci, che integrò diverse parole per un totale superiore ad 8,000.

Il primo vocabolario della lingua italiana venne pubblicato nel 1612 dagli accademici della Crusca. E’ il primo fatto in collettività e il suo scopo era non solo di creare un legame tra le diverse zone d’Italia, ma anche di stabilire il primato del fiorentino. La vera globalizzazione dei dizionari è però arrivata nell’Ottocento con l’introduzione delle edizioni stampate a caratteri mobili. I tipografi Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini pubblicarono nel 1861 un dizionario, che voleva bilanciare la tradizione con il moderno. La Treccani si pone, “come loro”, il fine di scrivere un’opera che si rivolga alle nuove generazioni e allo stesso tempo non tralasci il passato.

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