Gruppi di Lettura 2025, Scaffale

La filosofia è donna


Elena Ferraro, Giada Ciccone

Gruppo di lettura del Bookstock - Torino

Oggi è l’ultimo giorno della trentasettesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, ma non significa che l’intensità del lavoro sia in alcun modo diminuita.
Tra i vari eventi significativi è essenziale parlare dell’intervista a Francesca Romana Recchia Luciani da parte di Anna A. Rizzo e Clara Dall’Aglio della Direzione Futura di Mi Prendo Il Mondo. Un incontro importante e toccante su filosofia e femminismo, i temi centrali dell’ultimo libro di Recchia Luciani, dal titolo “Filosofe: dieci donne che hanno ripensato il mondo”.
L’autrice è professoressa di Filosofie contemporanee e ricercatrice su vari temi: teorie dei diritti umani, filosofie femministe e queer ed interpretazione dei totalitarismi. Proprio dalla disciplina filosofica, e anzi dall’immaginario del suo insegnamento, parte la conversazione.
La filosofia, nelle scuole, si svolge in aule chiuse tra poche persone, e l’idea comune che si ha della persona che la insegna è quella di un uomo anziano che ha raggiunto la saggezza con un lungo studio. Lo conferma il sondaggio svolto negli scorsi giorni nella Biblioteca delle Passioni: ai visitatori è stato chiesto di indicare una grande voce della filosofia. Delle 216 risposte solo 28 erano donne. Questa semplice indagine parla chiaramente delle grandi assenti nei manuali scolastici: dopo Ipazia, I secolo, si trova Mary Wollstonecraft, XVIII secolo. L’intenzione dell’autrice è quella di decostruire questo stereotipo.
Le grandi donne della filosofia sono state accomunate dal desiderio di autonomia e libertà, che però sembra averle destinate ad essere sole, e l’autrice lo conferma. Il femminismo è antidoto a questa solitudine: insegna a partire da sé per poi unire tutte le soggettività, non solo quelle femminili.
L’introduzione del libro evidenzia come i sentimenti siano uno dei temi maggiormente approfonditi dalle filosofe, che ne trattano perché hanno una specializzazione storica, non ontologica. Sono stati l’unico linguaggio loro consentito per millenni in quanto storicamente educate in maniera differente. Anche se ne sono forzatamente diventate esperte, le donne non sono solo sentimenti, ma corpi. La dimensione corporea spesso tralasciata deve essere restituita alla filosofia; corpo e mente, secondo Recchia Luciani, coincidono.
L’oblio, la solitudine, le disparità, sono riconducibili al problema del potere patriarcale, che opprime tutte le minoranze, escludendole dai luoghi delle decisioni e dalla distribuzione del potere. In questo senso, le alleanze femministe sono fondamentali per sovvertire l’ordine. Le filosofe del catalogo personale di Francesca Romana Recchia Luciani possono ispirarci anche oggi a lottare per libertà e riconoscimento.

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