Jenny Jagerfeld, scrittrice e psicologa svedese, è ospite a Vita SuperNova oggi, 14 ottobre 2021, per presentare il suo ultimo libro La mia vita dorata da re, edito da Iperborea.
Sigge, il protagonista, ha appena dodici anni, ma già vede l’occasione per reinventare se stesso quando si trasferisce in un sobborgo di Stoccolma, dove vive la nonna. Da bambino introverso e vittima di bullismo, Sigge cerca la sua strada per raggiungere la popolarità, senza accorgersi che nel farlo rischia di perdere se stesso.
La lettura di alcuni passi del libro sembra suscitare interesse nel giovane pubblico presente in sala: da alcune risposte cogliamo alcuni particolari della vita della scrittrice, che ci spiega come sia presente una vena autobiografica nel suo ultimo libro. Uno dei principali temi affrontati è il rapporto positivo che può nascere fra il mondo degli adulti e il mondo dei bambini, per la cui descrizione la scrittrice si è proprio affidata alla propria infanzia, trascorsa in una famiglia allargata. L’autrice riconosce come questa sia una scelta controcorrente, dal momento che spesso si evidenzia più il contrasto fra le due generazioni. La stessa importanza, all’interno del libro, è riservata all’amicizia. “Ho scelto di scrivere di ragazzi di questa età proprio perché si trovano in un momento in cui gli amici iniziano a ricoprire un ruolo fondamentale nelle nostre vite” spiega l’autrice.
Nota distintiva dei suoi libri è l’utilizzo dell’umorismo per allontanare il dolore quando si presentano situazioni difficili nelle vicende dei suoi protagonisti, una capacità acquisita dalla sua esperienza nel mondo della psicologia infantile. Come lei stessa dichiara, infatti, la conoscenza di questa disciplina le è spesso fondamentale nella caratterizzazione dei suoi personaggi, perché la avvicina alla loro mentalità e alle loro emozioni.
La sua esperienza in questo ambito, ci dice la scrittrice, la porta a guardare con preoccupazione la situazione che si è creata in questi due anni di pandemia, in cui la salute mentale è stata messa in secondo piano, soprattutto per i giovani. “Per tutti è stato un momento davvero deprimente”commenta. “Sarà ancora molto faticoso riuscire ad uscire e a ritornare alla normalità”.
L’intervento di Jenny Jagerfeld invita, con il ritorno del Salone del Libro alla normalità, a non sottovalutare il problema della salute mentale giovanile e le conseguenze che avrà sulle generazioni future il lungo periodo di isolamento vissuto a causa della pandemia.