“Mi sento una rockstar”. Con questo spirito è stato accolto Alessandro Perugini, meglio conosciuto come Pera Toons, nella sala Oro del Salone del Libro, inondata dai ragazzi delle scuole, il 22 maggio. Alessandro presenta non solo se stesso, ma anche il protagonista di molti suoi sketch: Kenny. “Me lo sono inventato, ma è una parte di me”, ammette.
Una conferenza nel suo stile, dove a parlare non sono state le parole, ma la sua più grande passione: “Il disegno sono io” e proprio questo ha attratto il pubblico. Con i suoi sketch Alessandro mostra ai bambini il complesso e inaspettato lavoro dietro le sue battute. Al contrario di quanto si pensa, infatti: “Le freddure sono intelligenti, c’è uno studio metodologico dietro”. Lui stesso ha stilato diverse tecniche per creare “l’effetto freddura”: scomporre le parole, storpiarle, decontestualizzare i modi di dire, associare le parole, ad esempio confrontando le lingue, giocare sui significati. Aggiunge poi la “freddura di disegni”, ovvero lasciare che sia la stessa grafica a far ridere. Racconta che la sua ispirazione prende le mosse dall’esperienza quotidiana: da tutte le occasioni si può trarre uno spunto. Ricorda anche, incoraggiando i bambini: “Più ne fate più sarete bravi”.
Nel momento in cui decide di lasciare spazio alle domande, Alessandro si ritrova sommerso dalle curiosità dei bambini. Si scoprono quindi gli aspetti nascosti della sua vita. Confessa che per intrapendere la carriera da fumettista ha dovuto lasciare nel 2017, a 35 anni, il suo lavoro di grafico pubblicitario. Nel costruire la sua “identità grafica”, poi, la scelta del nome Pera Toons deriva dal suo soprannome del liceo, “Pera”, che ha scelto di utilizzare perchè “sicuramente questa cosa che mi chiamo Pera, frutterà”. Nel dare voce al proprio personaggio, ammette che la parte del doppiaggio l’ha spinto ad annullare il suo carattere per identificarsi in lui.
Dedide poi di mettere in luce, collegandosi a una domanda, un aspetto della freddura che può risultare critico: trattare tematiche “delicate”. Nonostante comprenda la sensibilità riguardo argomenti importanti, ritiene che la battuta sia un ottimo approcio per alleggerirli. L’obiettivo del suo lavoro resta infatti “emanare vibrazioni positive”.
Con i suoi sketch Alessandro ha quindi trovato il modo per dare sfogo al suo talento, affermando che “far ridere gli amici è una delle cose che dà più soddisfazioni”.
Non conosco Pera Toons ma l’articolo mi ha incuriosita, andrò a cercare i suoi lavori!
Brave le autrici del Blog!