Cronache, Salone del Libro 2025

Femminismo, cambiare attraverso le parole


Matilde Padovani, Alice Poerio

Liceo "L. Ariosto" - Ferrara

Tra i numerosi e svariati temi che la XXXVII edizione de “Il Salone del Libro” affronterà, un particolare spazio sarà riservato a quello sul genere, sui femminismi e sulla violenza di genere, anche grazie alla collaborazione con Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus e Fondazione Una nessuna centomila. 

Il progetto Amore non è potere, che ha coinvolto circa 2700 ragazzi e ragazze di 18 regioni con l’obiettivo di riflettere su stereotipi e relazioni, si concluderà al Salone con la partecipazione della cantautrice Ariete. 

Di violenza di genere si discuterà con Loredana Lipperini che presenterà il suo libro Le parole sono uno sciame d’api. La violenza contro le donne: una questione culturale. Una polifonia e un libro necessario.

Di femminismi filosofici si parlerà con Adriana Cavarero (Inclinazioni) e Vanessa Roghi (La parola femminista). 

Dacia Maraini, Ilaria Gaspari e Veronica Raimo presenteranno un progetto dal titolo Dieci comandamenti:  il racconto dei Dieci Comandamenti attualizzato da dieci grandi scrittrici.

Il progetto podcast Genealogie (Sara De Simone, Igiaba Scego e Caterina Venturini) affronterà la memoria delle scrittrici del passato. Nasce sulla scia dei Ritratti di signora del Festival di scrittrici inQuiete per costruire e approfondire la memoria delle donne che con le loro parole hanno dato voce e forma all’immaginario delle donne. 

Con il libro Filosofe. Le dieci donne che hanno cambiato il mondo, Francesca Romana Recchia Luciani parlerà di Hannah Arendt, Judith Butler, Carla Lonzi, Rosa Luxemburg e Marta Zambrano. 

Annalisa Camilli racconterà le giornaliste che hanno fatto la storia dell’informazione, come Matilde Serao e Camilla Cederna

In Le appassionate, Simonetta Fiori e Maria Novella De Luca racconteranno delle donne che hanno dato voce alla Resistenza e diretto per la prima volta un quotidiano. Casalinghe, partigiane, magistrate, sindacaliste: donne che hanno sfidato gli stereotipi e trasformato l’Italia.

Nel dialogo Donne 20/80, Cristina Comencini, Lidia Ravera, Greta Olivo e Sara De Simone, in collaborazione con “Se non ora, quando?”, daranno voce a donne di generazioni diverse. 

Da segnalare anche l’incontro Prima che sia troppo tardi a cura di Feltrinelli Education. 

Tra i tanti anniversari – come i cento anni dalla nascita di Andrea Camilleri e i 250 anni dalla nascita di Jane Austen – si festeggeranno anche i cinquant’anni de “La tartaruga”, la collana femminista della Nave di Teseo.

Lella Costa, nel suo libro Se non posso ballare non è la mia rivoluzione, celebrerà centodue donne, ciascuna con un profilo, un aneddoto, un’intuizione: è una Spoon River al contrario, allegra e combattiva. Donne che si passano un ideale testimone, di epoca in epoca, donne che hanno contribuito al progresso dell’umanità, come Eleanor Roosevelt, Virgina Woolf, Franca Valeri, Artemisia Gentileschi e moltissime altre; una riflessione sulle catene che hanno infranto, sul prezzo che hanno pagato e sull’importanza che ancora hanno nel nostro tempo. Lella Costa ci chiama a raccolta insieme a tutte queste donne per ritrovare speranza, coraggio e leggerezza, nella convinzione che l’impegno civile sia sempre una forma di realizzazione personale, oltre che collettiva. Come scriveva Elsa Morante: “La vostra guerra non è la nostra. Noi siamo per l’allegria e la grazia, ossia la felicità”.

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