18 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

Date la parola anche a Caino


Davide Favaretto, Licia Squerazanti

Liceo L. Ariosto - Ferrara

Che cosa significa per Massimo Recalcati Uno diviso due, il titolo del nuovo libro edito da Feltrinelli? Lo ha spiegato domenica 18 maggio al Salone del Libro di Torino. Il tema principale del libro, nonché dell’incontro, è il rapporto tra fratelli e sorelle. L’uno, rappresentante il figlio unico, viene diviso con la nascita del due, ovvero del fratello. Questa divisione può essere traumatica: il primogenito si ritrova a dover condividere l’attenzione dei genitori, situazione che genera spesso gelosia e avversione nei confronti del nuovo nato. L’autore, nel suo libro, esamina alcuni casi particolarmente problematici, ad esempio la nascita di disturbi alimentari come protesta inconscia nei bambini o la diffusione di problemi di autostima una volta cresciuti. Infatti, gli adulti che non sono riusciti a elaborare la nascita di un fratello minore lo considerano come un “fantasma di sostituzione”, cioè una figura negativa che rovina la vita sostituendosi a loro, rubando gli affetti. A questo proposito Recalcati cita le Sacre Scritture, portando esempi come il rapporto di Caino e Abele. Il figlio di Eva è geloso del fratello e, quando Dio gli domanda perché è contrariato, lui non risponde. L’incapacità di dialogare e di esprimersi è dovuta, spesso e volentieri, all’imposizione forzata dell’accettazione del fratello, voluta dai genitori. Legittimare la rabbia e la delusione del primogenito è importante per potergli permettere di esprimersi liberamente, mentre soffocare le sue emozioni non porta mai a nulla di buono. L’armonia tra fratelli, dunque, non è mai scontata perché non dipende dai legami di sangue né da quelli familiari: questi non rispondono alla legge della natura, né all’istinto. L’autore però non porta solamente esempi negativi: il rapporto tra fratelli, quando c’è accettazione reciproca, può essere estremamente positivo, come si può vedere nel film Io capitano di Matteo Garrone o nelle parole che la scrittrice Simone de Beauvoir rivolge alla sorella Hélène. Sorellanza e fratellanza significano volere la gioia dell’altro prima della propria, mettere da parte l’uno per lasciare spazio al due.

 

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