16 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

D. Trump “mitopoieta”. Psicologia leggendaria di un Presidente americano


Giacomo Bosco, Luca Pasin

RedazioneBookblog - Torino

Donald. Storia molto più che leggendaria di un golden man è l’ultimo libro uscito per Einaudi dello scrittore Stefano Massini, presentato oggi in Sala Oro, fuori dal padiglione Oval. Già dalle prime parole è emerso che l’occasione per andare a fondo nelle vicende personali del magnate statunitense è stata data dalla vittoria nel 2024, per la seconda volta dopo quelle del 2016, delle elezioni americane. In pochi si ricordano, ha esordito l’autore, che Donald Trump proviene da una famiglia di affittacamere tedeschi, emigrati negli Stati Uniti dalla Germania nazista. La sua è una storia di insoddisfazione costante e di tentativi di alzare sempre di più l’asticella per togliersi dalla condizione di essere incasellato in una definizione.

L’autore – in dialogo con la giornalista de La Stampa Annalisa Cuzzocrea – ha spiegato che l’obiettivo di questa “saga in unico libro”, come lui l’ha definita, è stato di scendere in profondità nella psicologia del Presidente americano, attraverso storie che risalgono alla sua infanzia e adolescenza. Una delle “epifanie” che rivelano il Trump che sarebbe stato, risale ai suoi sei o sette anni, quando si impegnò nel convincere i suoi compagni delle elementari che una banconota da un dollaro valesse di più da una di dieci dollari. Come ci riuscì? Manipolando un semplice ragionamento aritmetico: la maestra aveva spiegato che il numero 0 non valeva nulla, per cui fece capire a tutti che se all’1 metti vicino lo 0, non hai come risultato dieci, ma semplicemente 1 più nulla.

In un altro episodio, quando aveva sedici anni, Trump era capitano della squadra di baseball nel college che frequentava. Durante una partita, mentre correva sul perimetro del campo da gioco, a fronte delle critiche mosse dal suo allenatore per il poco impegno si indispettì perchè “lui era il capitano, lui correva più di tutti gli altri, era il più forte, il migliore”. Rimase frustrato quando il coach gli ricordò che la fascia da capitano gliel’aveva data proprio lui. In quel momento – dice l’autore – Trump capì che “il perimetro del campo da gioco era il perimetro del suo potere”.

Mitopoietico è l’uomo che crea da solo se stesso, colui che rifiuta di farsi definire nella relazione con l’altro, perchè non ammette il senso del limite rappresentato dall’altro. Trump, in piena visione americana, vive la vita politica da uomo di spettacolo e fa di tutto per conquistare il centro della scena. Il potere che rappresenta cerca il consenso senza limiti e proprio di questo ha paura l’autore Stefano Massini, del bisogno sfrenato del Presidente americano di alzare l’asticella del suo successo.

 

 

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