Cronache, Internazionale Ferrara 2023

Amazzonia: la progressiva distruzione del polmone del pianeta


Anna Carrà e Viviana Perelli

Liceo Ludovico Ariosto - Ferrara

Fino a pochi anni fa, l’Amazzonia era sulla bocca di tutti a causa dei rovinosi incendi che la vedevano protagonista; tuttavia, nell’ultimo periodo, la situazione di questa meravigliosa area naturale è passata in secondo piano.

A riportare a galla l’argomento è stata Elaíze Farias, fondatrice e reporter dell’agenzia di giornalismo indipendente e investigativo “Amazônia Real“, che è stata intervistata al Cinema Apollo sabato 30 settembre.

Il suo discorso è stato pacato ma raggelante: ci ha raccontato la tragica situazione delle popolazioni indigene, ignorate dal governo brasiliano e schiavizzate da gruppi criminali, quali trafficanti e ricercatori d’oro. Lo stato si rende complice dei progetti rovinosi promossi dalle multinazionali occidentali, che incrementano il processo di distruzione della foresta e delle popolazioni autoctone. Infatti, in Brasile è presente ancora oggi un ampio divario sociale: l’élite economica segue una mentalità colonialista, sentendosi superiore e quindi in diritto di depredare le risorse naturali, mentre gli indigeni sono costretti a mettere in atto azioni di autoprotezione per tutelare loro stessi e l’habitat circostante.

Per denunciare tali fenomeni i giornalisti sono costretti a esporsi molto, mettendo a rischio la propria incolumità: difatti sono spesso bersaglio di minacce e intimidazioni, sul piano legale oltre che fisico, e non possono viaggiare non accompagnati. 

Nonostante i pericoli del mestiere, i reporter hanno portato avanti la loro battaglia entrando in contatto con le popolazioni, guadagnandone la fiducia e imparando ad adattarsi ai tempi e alla realtà di queste affascinanti comunità.

Malgrado la mancanza di assistenza e di umanità nei loro confronti, i nativi non demordono perché “non si allontanerebbero mai dalla loro terra: vogliono vivere lì nonostante tutte le ingiustizie che si trovano ad affrontare”.

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