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Scuola media Pralungo I A Fausto Boccati


IA

Scuola Media Pralungo - PRALUNGO

SOGNI, RICORDI E SEGRETI

“L’uomo delle antenne” di Fausto Boccati sbarca in I A a Pralungo

Prima di incontrare l’autore ognuno di noi ha letto il libro e appena lo abbiamo conosciuto gli abbiamo rivolto diverse domande perché in effetti era un po’ da interpretare.

Molte curiosità ci hanno stuzzicato le immagini a partire dall’uso del colore e del bianco/nero, (forse un gioco tra presente e passato) e abbiamo capito che a volte rivelano aspetti che le parole non dicono.

L’autore ci ha spiegato che è passato alla scrittura partendo da frammenti di ricordi, che nel testo c’è un ragazzo che racconta ad un altro la sua storia e che il finale dà la chiave di lettura, ci ha anche rivelato che non esiste un signor Sala.

Gli animali ci interessavano molto come la tigre e l’orso, forse una specie di animale guida.

Sogna cose belle: consigli

Partendo dalle illustrazioni de L’uomo delle antenne l’autore ci ha spiegato che possono mostrare sogni e desideri così ci è stato proposto di raccontare cosa sogniamo.

All’invito abbiamo risposto con entusiasmo e tutti abbiamo avuto piacere a raccontare, poi, dato che alcuni di noi erano concentrati su sogni brutti popolati da mostri, violenza e scene degne di film horror, qualcuno ha invece pensato di concentrarsi sui sogni positivi che potremo, per il prossimo appuntamento, illustrare.

A proposito di paure alcuni hanno proposto di rendere ridicoli i mostri, altri di pensare intensamente alle cose che ci spaventano, come i ragni, per tenerle alla larga da noi.

Anche un desiderio va bene come sogno positivo e da lì è scaturita l’idea di scrivere un ricettario per fare bei sogni: fare cose che ci piacciono, guardare bei film, ricordare esperienze positive vissute o ascoltare barzellette.

Nell’incontro successivo Fausto ci ha letto “Un viaggio verso la luna” tratto da Caleidoscopio di Brian Selznick dove ci fa capire che senza sogni tutto muore, dopo abbiamo spiegato i disegni con i quali abbiamo illustrato i nostri sogni: molti erano popolati di animali come una distesa di farfalle, un elefante che ci segue, un mare pieno di pesci da osservare, il cane tanto desiderato che esce dal pacco regalo o il cavallo, un gatto gigante, un serpente che non fa più paura ma invece porta fortuna.

E chi non ha mai sognato di volare? Sopra le montagne o sopra New York nei panni di una mosca.

Trattori e camper sono stati oggetto del desiderio.

Qualcuno ha percorso una strada a serpentina formata dai tasti di un piano con a lato i nuovi compagni, chi ha sognato di sognare o ha perso il controller e si è trovato in mezzo a un labirinto o dentro un libro che insegna a riconoscere piante e fiori di montagna.

In molti casi addirittura sogni premonitori!

Ad alcuni dispiace non ricordare i sogni fatti quando si sveglia e abbiamo pensato a dei trucchi per renderlo possibile, ma ci stiamo ancora lavorando.

Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei

Come ci ha chiesto Fausto abbiamo portato il nostro libro del cuore e spiegato il motivo della nostra scelta che poi abbiamo scritto su dei cuori di carta che abbiamo appeso in modo da poter essere un suggerimento utile per i compagni.

E’ stato interessante vedere come i libri scelti fossero molto vari. Ancora gli animali sono stati protagonisti: Una vita da volpe, Julie dei lupi, Cavalli da sogno, ma anche  il Manuale delle giovani marmotte per l’appassionato di avventure nella natura, Sopravvivere agli zombie perché non si sa mai, potrebbe servire, qualcuno aveva nostalgia del primo libro letto, libri che ricordano la nonna o persone care che li hanno regalati, addirittura una enciclopedia con proposte di lavori a tema , Matilde o Tilly per le appassionate di libri.

Segreti: finalmente ce ne possiamo liberare

Ne L’uomo delle antenne era presente la paura di confidare qualcosa che le persone attorno a noi non sanno, perciò Fausto ci ha lasciato un sacchetto con dentro un blocco nel quale potevamo scrivere un nostro segreto che non avevamo mai detto a nessuno.

Nelle settimane che precedevano l’ultimo incontro potevamo scrivere un nostro segreto, qualcosa che non avevamo mai raccontato a nessuno.

Molti di noi hanno accettato la sfida perché volevano liberarsi di un peso, tanto nessuno poteva sapere chi era l’autore perché i foglietti erano anonimi.

Quando Fausto è tornato ha letto i nostri biglietti e ha diviso i nostri segreti in categorie e proposto dei temi:

– ricerca di un esperto per chiedere consigli

– il colore rosa ha un significato particolare per un maschio

– i peluches parlano

– si deve evitare di cantare e ballare

– una banda frequenta luoghi proibiti

– paura della notte e del buio

– più grande di come mi vedono

– nessuno sa che mi piace la pizza all’ananas

 

Dopo aver scelto l’ argomento e in soli 15 minuti doveva affrontare un’impresa impossibile: scrivere un racconto nominando il protagonista, stabilendo dove, quando e il punto di vista, inoltre doveva contenere i termini: visibile o invisibile, insieme e felice infatti era obbligatorio il lieto fine.

E invece tutti siamo riusciti a scrivere le nostre storie.

E’ stato molto interessante ascoltare i racconti dei compagni: Enola Holmes che si sente invisibile rispetto al fratello; chi confida ad un’amica il super potere di leggere nel pensiero e potrà custodire i sogni e i ricordi di tutti;  chi cerca Qualcuno con la Q maiuscola per avere consigli; una torcia speciale per illuminare il buio e la solitudine; un orso di pezza dà a Natale alla proprietaria la possibilità di procurarle

per tutti i bambini che poi scoprirà di avere ancora l’orso con lei.

Uno zaino rosa dà forza e coraggio al suo proprietario che però a scuola viene preso in giro per quel colore ma solo fino a quando si scoprirà il superpotere della cartella: trasformare la media dei voti da 4.02 a a 9.53 e tutti lo vorranno.

La pizza all’ananas viene mangiata dal protagonista solo quando è invisibile per poi rendersi conto che succede anche all’amico oppure rischiare di mangiarla proprio a Napoli dove a sorpresa gli abitanti invece saranno disposti ad assaggiarla.

Fausto ha apprezzato tutti i nostri racconti e ci ha fatto notare come con i nostri testi abbiamo proposto delle soluzioni ai vari segreti e che le parole che usiamo rivelino il nostro carattere.

 

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