Cronache, Mi prendo il mondo 2025

I sogni fuori dal cassetto


Anna. A. Rizzo

Direzione Futura - Parma

“Nella Parigi di inizio ‘900 c’erano giovani come voi che cercavano di prendersi il mondo” così inizia la straordinaria lezione di Jacopo Veneziani nella sala Pizzetti del Paganini Congressi di Parma. Affianco a lui le ragazze e i ragazzi della Direzione Futura, i loro sguardi sono emozionati, sanno che questo sarà l’ultimo incontro dell’edizione 2025 di Mi prendo il mondo, un viaggio che li accompagna da settembre che li ha portati alla creazione di queste quattro indimenticabili giornate.

Le parole di Veneziani sono piene di passione ed entusiasmo, non prende fiato nemmeno un momento mentre racconta dell’Esposizione Universale di Parigi del 1900, degli impressionisti, di Picasso e delle uova al prosciutto più buone di Montmartre che gli artisti potevano gustare in cambio delle loro opere. 

Ci tiene a ricordarci che la storia dell’arte è stata scritta dagli uomini e che dobbiamo tenerne conto quando apriamo i nostri libri di testo, dove le donne vengono citate solo in qualità di muse o compagne, abbiamo un debito nei confronti delle artiste che dobbiamo riscoprire.

Riesce a trasmettere la vita in quello che racconta, a farci sentire vicini quegli artisti vissuti un secolo fa, squattrinati e in cerca di un modo per capire quale strada seguire senza grandi punti di riferimento, ci confessa che vede un po’ di loro nei suoi studenti e nelle sue studentesse universitarie. Ci racconta che questo amore per la storia dell’arte nasce dai suoi insegnanti che sono riusciti a trasportarlo con il loro entusiasmo, che aveva capito qual era il suo obiettivo ma doveva essere cauto perchè “Se tiri i sogni fuori dal cassetto nel momento sbagliato sono castelli di sabbia, si sgretolano”. Ha tenuto il suo un segreto fino a quando Parigi non gli ha dato il coraggio e la fiducia di cui aveva bisogno per realizzarlo anche nei 12 metri quadrati del suo appartamento

Noi della Direzione Futura sentiamo risuonare le sue parole, rivediamo in Mi prendo il mondo, dove in centinaia sono accorsi per ascoltare le nostre idee, la Parigi che ha attirato migliaia di artisti per le sue innovazioni e ci sentiamo orgogliosi, meno soli e pronti e pronte per tutti i mondi ancora da prendere.

Crediti foto: Spazio 5A

 

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