Cronache, Internazionale Ferrara 2023

Internazionale compie trent’anni


Aya Shaban e Giulia Taibi

Liceo L. Ariosto - Ferrara

Ferrara: in occasione della diciassettesima edizione di Internazionale le strade della città si animano di mille voci. Quest’anno la rivista festeggia i suoi primi trent’anni e Ferrara è una piazza ideale per celebrare questo traguardo. Ma cosa ne pensano veramente le persone?

Come filo conduttore ritorna una tematica molto discussa nell’ultimo periodo, quella dell’intelligenza artificiale.  Un’arma a doppio taglio, uno strumento pericoloso, ma anche un dispositivo fondamentale per il progresso. “L’intelligenza artificiale ha portato molte ripercussioni a lavori creativi come il mio” afferma un fumettista, da molti anni volontario a Internazionale. E non è il solo a pensarla in questo modo. Al giorno d’oggi sono tanti i lavori ad essere penalizzati da un progresso sempre più opprimente.

Uno strumento come ChatGPT può supportare il progresso medico o salvare un compito in classe, ma quanto è sottile il confine tra sostegno e rimpiazzo?

Deleghiamo sempre di più alla tecnologia quelli che prima erano compiti  esclusivamente umani, infatti è sempre più complesso distinguere ciò che è veritiero da ciò che è falso, essendo ormai quasi tutto affidato a un semplice click. La discussione riguardante l’intelligenza artificiale si rivela, in realtà, solo la punta dell’iceberg. Ciò che preoccupa sempre di più le scorse  generazioni è la pigrizia che dilaga tra i giovani.

Incontrando, però, tra le strade di Ferrara numerosi ragazzi e ragazze, il quadro non sembra essere così negativo. Anzi, la tecnologia diventa un valido sostegno alle loro curiosità, permettendo per esempio di imparare nuove lingue, essere informati sull’attualità e arricchire il proprio bagaglio culturale. Internazionale ne è la prova tangibile: “Vedere ragazzi che vanno oltre, interessandosi a temi internazionali è un simbolo di speranza per il futuro.” È proprio la parola speranza a donare coraggio.

Forse non andrà tutto per il peggio, forse la consapevolezza di dover riparare i danni che i nostri predecessori hanno compiuto spinge ad essere più informati.

E mentre si cerca di rimediare a queste mancanze, la parte che critica è proprio quella che non agisce. I giovani si approcciano a uno stile di vita più sostenibile, il consumismo cede il passo al riutilizzo e sempre più persone si avvicinano all’alimentazione vegetale. Al contrario, gli anziani perseverano nelle loro convinzioni, le multinazionali continuano a inquinare e negano l’esistenza stessa dei cambiamenti climatici.

Come in tutte le questioni importanti, le opinioni possono essere tra loro profondamente in contrasto, tuttavia bisognerebbe continuare a informarsi cercando di mantenere l’entusiasmo e la voglia di imparare. Solo così si potrà sperare in un futuro dove uomo e intelligenza artificiale potranno convivere collaborando e nel quale ogni persona farà del suo meglio per contrastare i gravi danni dovuti all’inquinamento.

Non è un caso che, una signora, durante le interviste di questa mattina afferma: “Nutrite la testa, nutrite il cuore e non nutrite la pancia.” Parole che dovrebbero risuonare come un mantra nelle nostre menti, perché solo nutrendo il cuore, potremo andare lontani.

 

(Articolo pubblicato sulla Nuova Ferrara il 30 Settembre 2023)

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