Cronache, Salone del Libro 2023

Vecchi rivoluzionari contro giovani robot: chi vincerà?


Luigi Davi, Martina Anna Fricchione

Liceo Ludovico Ariosto - Ferrara

Cosa potrebbe accadere se la tecnologia prendesse il sopravvento su ogni aspetto della vita umana? E se fossimo noi stessi, con la nostra naturale ingenuità, a scegliere di affidarci completamente al sistema informatico? A quale tipo di futuro dovremmo prepararci? 

Sabina Guzzanti, intervistata da Simonetta Sciandivasci il 19 maggio alle 18:30 nella Sala Londra del Centro Congressi, ha provato a rispondere a queste domande (e non solo) partendo dalla sua ultima pubblicazione ANonniMus – Vecchi rivoluzionari contro giovani robot (Harpercollins Italia, 2023). Nel suo secondo romanzo, Guzzanti, attraverso personaggi-chimere, fatti di pezzi di tante persone diverse, non crea una realtà fantasiosa o inverosimile, bensì una in cui tutti noi siamo già totalmente immersi e che mette in luce i numerosi difetti che affliggono la nostra società. 

ANonniMus è un romanzo sulla intelligenza artificiale, sul lavoro e sulle relazioni umane che risentono del progresso tecnologico. La protagonista, Laura, è una genia informatica che, a partire dai cinquant’anni, decide di fondare un’associazione no-profit per aiutare i meno abili in campo tecnologico, finendo, però, a dover affrontare gli attacchi di un gruppo di anarchici hacker anziani, ANonniMus. L’autrice riesce, così, a sviluppare un racconto che, con semplicità e scorrevolezza, fa fronte ai più gravi problemi, etici ma non solo, legati agli algoritmi che regolano le dinamiche sociali.

Priva di ogni filtro e con un tono ironico arricchito di svariati aneddoti, l’autrice ha trasmesso al pubblico la propria opinione anche su temi di estrema attualità: dalla IA al politicamente corretto, passando per la questione della censura e finire, poi, con un’ultima provocatoria riflessione sul nostro paese. 

Nonostante la complessità e la delicatezza dei temi affrontati, Guzzanti è riuscita a coinvolgere pienamente il pubblico grazie alla sua vena umoristica e autoironica, mezzo fondamentale per instaurare un legame tra relatore e ascoltatore, che possono in questo modo confrontarsi in un dialogo alla pari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *