Cronache, Salone del Libro 2022

Un romanzo “anfibio”


Auletta Giada, Pereno Alessandro Scuola Media Peyron


“Il fumetto è un linguaggio che può raccontare il bene e il male” così ha esordito Otto Gabos, autore di Ridi, Romeo!.

Il suo nome d’arte, Otto Gabos, è nato come scherzo, infatti da piccolo veniva chiamato “Mariotto” dalla sua famiglia e questo nomignolo ha ispirato “Otto”; Gabos, nome austriaco, viene scelto dall’autore perchè pronunciato uguale in tutto il mondo.

La sua passione per il fumetto, invece, nasce grazie al padre, grande amante di quest’arte. 

Otto Gabos è docente di fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna: “insegnando agli altri imparo tantissimo”; l’autore ci rivela di aver scelto di insegnare per stare a contatto con i ragazzi, così da sentirsi vivo, al passo con i tempi.

Ridi, Romeo! è un romanzo consigliato ai ragazzi tra gli otto e gli undici anni, poichè aiuta ad affrontare le insicurezze. Proprio dal contatto con i giovani e dalla nascita dei suoi figli, l’autore ha iniziato a scrivere per un pubblico di ragazzi, diventando un buon genitore nel ricordare la sua infanzia.

L’autore definisce il suo stile di scrittura “anfibio” poiché è un insieme tra romanzo e fumetto, infatti, ama accompagnare la scrittura con dei disegni.

In “Ridi, Romeo!” non troverai alcun capitolo, infatti l’autore pensa che non servano e che senza di essi il racconto sia più omogeneo e scorrevole.

Nella copertina del libro, viene rappresentato Romeo, un ragazzo timido e introverso, gli unici amici che ha, si trovano nei suoi folti capelli rossi: a loro Romeo confida tutto, fino a quando il ragazzo non conoscerà una bambina come lui che riuscirà a strappargli un sorriso diventando la sua migliore amica.

 

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