Una storia d’amore nata dall’incontro tra passione e politica. “Tutto quello che brucia” (edito da Feltrinelli) scritto da Daniele Aristarco tratta proprio questi temi. Il racconto è ambientato durante una protesta al G8 di Genova del 2001. È qui che Viktor, il protagonista, incontra dal vivo per la prima volta Chloé, una ragazza francese molto appassionata di politica, di cui era innamorato da tempo.
Le vite privata dei due protagonisti si intersecano con gli avvenimenti del G8, fondendo la sfera politica con quella sentimentale. Nel libro vengono approfondite anche tematiche più astratte, come il sentirsi esclusi. Viktor infatti vive una situazione di costante smarrimento che lo porta a non identificarsi in nessuna ideologia o fazione riguardante qualsiasi ambito della sua vita. “Molti adolescenti si sentono come lui”, afferma l’autore, perché non si sentono rappresentati a pieno da alcun gruppo. Questa tematica “nonostante non se ne parli molto” riguarda da vicino il nostro Paese, dove sempre più giovani si dedicano all’attivismo volto a cause specifiche più che seguire uno schieramento politico in particolare. Questo è un problema molto diffuso tra gli adolescenti, Daniele per primo ne ha sofferto. L’autore del romanzo rende lo spaesamento del protagonista il fulcro di un processo di crescita personale parte della vita di ognuno di noi.